Povertà in crescita, Caritas al tracollo

La Caritas sottolinea: Siamo al tracollo, abbiamo bisogno di tutti. Aumentano i poveri in Sardegna, è una dato di fatto, conseguente alla mancanza di lavoro, al crescente numero dei disoccupati, delle famiglie in difficoltà dove se c’è un solo stipendio, e si è in tanti non si arriva a fine mese. I dati sono allarmistici ma siamo ben consapevoli di questo e non da oggi. “La situazione è drasticamente peggiorata negli ultimi tempi – spiega don Marco Lai,  responsabile regionale della Caritas – da quando sono stati dimezzati i beni da destinare alla solidarietà dalla Comunità europea. Stiamo ricevendo adesso i primi pacchi di pasta. Ma la situazione potrebbe peggiorare già dal prossimo anno. Il nostro è un appello alla corresponsabilità: in questo momento di difficoltà siamo tutti chiamati a dare una mano d’aiuto”.

Gli aiuti sono centellinati, oggi nemmeno chi può donare qualcosa si allarga più di tanto, poichè le previsioni economiche non sono rosee come una volta. “Le dispense sono vuote – assicura don Lai – ma anche le disponibilità finanziarie sono ormai esaurite a causa dell’aumento delle persone che si rivolgono ai nostri centri. Tantri, numerosissimi coloro che si presentano alla Caritas; persone normalissime, lavoratori che non avrebbero mai pensato di suonare quel campanello, ma l’orgoglio è messo da parte in tante situazioni e per i figli si deve fare. Questa è la fotografia degli ultimi mesi, di una tristezza disarmante.

“Sempre di più le persone che si rivolgono a noi per pagare bollette del gas, dell’Enel e per le bombole. E preferiamo aiutarli e favorire la loro permanenza in casa. Sì, perché l’emergenza abitativa sta diventando davvero uno dei problemi più urgenti da risolvere: aumentano gli sfratti.” E la situazione riportata a livello locale non si può certo dire diversa. Si tira a campare, come si dice, ma questa corda che si tira prima o poi si spezza e la Caritas, da sola non può sostenere il disagio sociale che si sta venendo a creare.

24 Luglio 2013