Sanità, Sardegna in sciopero contro la riforma della Giunta Pigliaru
Alla protesta di oggi a Cagliari hanno aderito moltissimi sindaci, insieme con il presidente dell'Anci Emiliano Deiana.
Il mondo della Sanità è sceso oggi in piazza per aderire allo sciopero organizzato dai sindacati per dire no alla riforma voluta dalla Giunta Pigliaru. Dopo l’appuntamento in piazza del Carmine a Cagliari, è partito il corteo verso il palazzo del consiglio regionale. Tanti i sindaci che, insieme al presidente dell’Anci Emiliano Deiana, hanno aderito alla manifestazione. Sotto la sede del consiglio regionale si sono svolti gli interventi dei segretari delle sigle sindacali.
«La politica regionale Sarda esclude 29 piccoli centri» – ha detto la segretaria territoriale della Ugl Sanità Antonella Tedde. «La riforma del Piano Sanitario Regionale e la riorganizzazione della rete ospedaliera, fortemente voluta da questa Giunta, in discussione in questo giorno in Commissione Sanità, verrà portata a stretto giro all’approvazione in Consiglio Regionale, con l’applicazione di un modello rigido riportato nel D. M.n 70 del 2 aprile 2015, che limita fortemente l’autonomia regionale e penalizza le aree intern
«I criteri regolatori della riorganizzazione della rete ospedaliera sono stati stabiliti da provvedimenti regionali adottati in coerenza con quanto è stato statuito a livello nazionale, ma vengono calati nella Regione Sardegna senza tener conto del nostro particolare contesto demografico e territoriale, con una visione assolutamente penalizzante per i “piccoli ospedali” del territorio» – ha proseguito la sindacalista. «Non ci limiteremo ad essere spettatori silenziosi, continueremo a farci sentire per la salvaguardia del diritto alla salute ed il mantenimento dei livelli occupazionali» – ha concluso.