Nuovo comune di Porto conte: autonomia da Alghero e diffida al comune
I rappresentanti del nuovo Comitato Rinascita della Bonifica si sono recati settimana scorsa negli uffici regionali a Cagliari per discutere con gli organi competenti i dettagli dell’iniziativa popolare inerente l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte. Tema delle serate precedenti con la popolazione “Cosa ha previsto Alghero per il nostro futuro e il nuovo Comune di Porto Conte”. Una lunga e articolata proiezione di slide esplicative ha a più riprese disarmato la platea. Tra i temi che hanno maggiormente indignato, l’assenza di progettualità per il territorio e il totale abbandono da parte di Alghero in merito a servizi al cittadino e infrastrutture. Grandi applausi invece per l’iniziativa del nuovo Comune e frotte di nuovi collaboratori per il Comitato Rinascita della Bonifica. La presidente del Comitato, Tonina Desogos, conferma: “La città è come al solito alle prese con la spartizione di poltrone mentre la Bonifica muore. Abbiamo fatto presente a Cagliari il nostro stato di profughi di Alghero e il conforto di avere tutti gli strumenti per liberarci dall’incompetenza tecnico-politica dei politicanti cittadini ci ha reso ancora più uniti e determinati”.
Dario Deriu, di Guardia Grande, prosegue: “Alghero si trincera dietro la mancanza di fondi ma la realtà è ben altra. Mentre in città si festeggia con fuochi d’artificio e concerti, in Bonifica le ambulanze non sanno dove andare in caso di incidenti perchè non abbiamo assegnati nemmeno i nomi delle vie. Si parla tanto di Parco di Porto Conte e non abbiamo la raccolta differenziata. L’assenza di vergogna da parte dei politicanti locali per queste situazioni di degrado è strabiliante e ne denota l’assoluta e disarmante inadeguatezza.” Claudio Chessa di Sa Segada termina: “Il Comitato Rinascita della Bonifica prosegue nell’iter per l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte e nel frattempo sta preparando un atto di diffida contro l’amministrazione comunale di Alghero per mancata raccolta differenziata nei territori di Guardia Grande, Sa Segada e Corea. Ma è possibile dover arrivare a questo punto per far valere un diritto?”