Sfruttamento della prostituzione: 11 arresti
L’indagine, condotta dal Comando di Porto Torres, ha consentito di documentare le attività illecite di un gruppo criminale di nazionalità nigeriana attivo in tutto il territorio nazionale, con sede operativa nel centro storico di Sassari, dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di giovani connazionali trasportate in Italia per essere sfruttate sessualmente.
Dalle prime ore della mattina a Sassari, Vercelli e Udine, 50 Carabinieri della Compagnia di Porto Torres stanno eseguendo, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, un decreto di fermo di indiziato di delitto – emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari – a carico di 11 indagati, nei confronti dei quali sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza per i reati di tratta di persone, prostituzione minorile, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale, estorsione, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, minacce e violenza privata, in concorso.
L’indagine, condotta dal Comando di Porto Torres, ha consentito di documentare le attività illecite di un gruppo criminale di nazionalità nigeriana attivo in tutto il territorio nazionale, con sede operativa nel centro storico di Sassari, dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di giovani connazionali trasportate in Italia per essere sfruttate sessualmente. I militari hanno ricostruito le rotte percorse dal Paese nativo alla nostra penisola da almeno quattro delle vittime della tratta e accertato come le malcapitate venissero raggirate con la promessa di un impiego in Europa e soggiogate psicologicamente con riti “voodoo” per costringerle a restituire la somma di 30.000 euro quale contro prezzo del viaggio.
Quotidiane le minacce, anche di morte, rivolte dagli aguzzini alle vittime e ai loro famigliari in Patria, allo scopo di ottenere la restituzione del debito. I carabinieri sono risuciti a definire gli specifici ruoli ricoperti dai singoli indagati in seno al gruppo criminale, individuando i “passeur”, le “madame” e gli “sponsor”, che “acquistavano” le malcapitate surrogandone il debito che le vittime dovevano saldare prostituendosi. Nel corso delle indagini è stato inoltre riscontrato sia lo stupro di una giovane minorenne, vergine, sia il procurato aborto ai danni di una vittima incinta.
Gli 11 fermati sono stati arrestati e ristretti nelle case circondariali di Sassari Bancali e Milano Opera dove nei prossimi giorni saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia.