Successo per Lo Quarter del Llibre
Grande soddisfazione degli editori sardi. Diciannove appuntamenti tra novità librarie, dibattiti, eventi gastronomici e proiezioni. A chiudere il sipario, domenica sera, è stata la presentazione del film di Tore Manca “Lia: Music non stop”, dedicato al percorso artistico della cantante e attrice maddalenina Lia Origoni.
Si è conclusa con successo la seconda edizione di Lo Quarter del Llibre, che per quattro giorni ha portato nel complesso architettonico del centro storico algherese presentazioni di novità librarie, incontri, performance enogastronomiche e proiezioni. L’iniziativa dell’AES, che è la tappa algherese del circuito “L’isola dei libri”, è stata affiancata quest’anno da “Liber y Liber”, un progetto internazionale (bando LiberLAB della Regione Sardegna) con l’obiettivo di favorire l’internazionalizzazione e la competitività delle case editrici sarde indipendenti e la promozione della lingua e cultura dell’isola tra i paesi dell’UE.
A chiudere il sipario, domenica sera, è stata la presentazione del film di Tore Manca “Lia: Music non stop”, dedicato al percorso artistico della cantante e attrice maddalenina Lia Origoni, molto nota in Italia e in Europa nella prima metà del secolo scorso. Il film, che gode della performance di Daniela Tamponi, ritrae la protagonista 94enne (al momento delle riprese) elevarsi a una nuova vita, in un mondo sempre più tecnologico, frenetico e meccanico.
All’età di ottant’anni Lia recupera i nastri magnetici Rai in cui sono incise le sue voci giovanili, prima che vadano al macero. Grazie a questo fortunato ritrovamento impara a usare il computer e scarica in rete le tracce audio, riscoprendo la voglia di mettersi in gioco. A dare avvio alla serata è stata la presentazione del libro-biografico sulla vita dell’indipendentista Giampiero Marras Meloni, noto Zampa che, nei suoi impeccabili abiti tradizionali, ha esposto il lungo elenco di battaglie iniziate al fianco di un grande maestro come Antonio Simon Mossa. Riferimenti sono stati fatti alle lotte contro l’inquinamento, le servitù militari, il monopolio dell’informazione e al rapporto con le nazioni senza Stato, per poi ricordare la figura di Doddore Meloni, definito «primo martire sardo del XXI secolo, morto nell’indifferenza generale e degli stessi indipendentisti». I contenuti del volume – scritto da Costanzo Anacleto Bàrmina e curato da Alfa editrice – sono stati introdotti da Maria Marongiu in un vivace dialogo con l’autore.
Altra interessante presentazione è stata quella di “Il paese clandestino”, Arkadia editore, di Antonio Strinna. È la storia (autobiografica) di una famiglia che, fino agli anni Cinquanta, sopravvive nella valle di San Lorenzo grazie all’attività di macina nei mulini ad acqua, ma è costretta a trasferirsi a Osilo dopo l’arrivo del primo mulino elettrico. Intervistato da Salvatore Taras, l’autore ha chiarito come ci si possa sentire clandestini anche a pochi chilometri dal proprio luogo di origine, mostrando tante similitudini con i migranti di oggi.
Bachisio Bandinu, in compagnia di Elias Vacca, ha presentato “Il cammino lento dell’ombra”, in cui l’ombra, al seguito del personaggio principale, è il vero protagonista del romanzo. Nel testo è descritta la storia di Frantziscu che, una volta catapultato nel mondo milanese, scopre come i sardi riescano a drammatizzare la percezione della vita. Il fratello invece lascia l’ovile per andare a Ottana, a lavorare con “una bella tuta con tante tasche”. Nel testo sono evocate figure mitiche come la “mama de su sole”, che pian piano svaniscono per lasciare posto ad altre divinità moderne: quelle del “dio petrolio”, della “vita Smeralda” e de “s’atomica”, portatrice delle nefaste servitù militari.
Il preludio alla chiusura è stata la performance enogastronomica “Colazione con Grazia”, ideata da AES, nella quale Tommaso Sussarello, Giovanni Fancello e Giuseppe Izza hanno parlato delle pietanze, delle ricette di cucina tradizionale e dei vini descritti nei capolavori di Grazia Deledda. Una ricerca di grande interesse culturale che recupera piatti come erbuzu, frue, pane cun gerda e filindeu. A chiudere la manifestazione è stata la degustazione della squisita “carapigna” aritzese del maestro Graziano Pranteddu. Soddisfatta la presidente AES Simonetta Castia: «La conferma dell’appuntamento algherese va nella giusta strada di una diffusione più capillare e integrata con l’intero territorio regionale, dell’editoria sarda, grazie anche all’azione realmente sinergica di editori, librai e istituzioni culturali».