Sorpreso in area vietata, multa da 4mila euro per pescatore
Un peschereccio iscritto nei registri di Alghero era nell'area di ripopolamento attivo dell'aragosta
Nella tarda serata di ieri, 28 luglio, la Guardia Costiera di Bosa ha portato a conclusione un’ operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca. I militari della Guardia Costiera di Bosa, in servizio di pattugliamento nelle acque del territorio di giurisdizione, constatavano la presenza del Motopesca STAFFINO I , iscritto nei registri di Alghero, intento in attività di pesca a strascico all’interno dell’ area di rispetto dell’ area di ripopolamento attivo dell’ aragosta (Palinurus Elepah), “Sottozona Bosa Nord” a circa 1,5 miglia a ovest del porto di Bosa, su di un fondale di 45 metri di profondità.
Una volta constatato l’illecito al Comandante del Motopesca, i militari a bordo del dipendente battello G.C. A63, provvedevano ad invitarlo a procedere a salpare la rete, risultata priva di prodotto ittico, e a dirigere in porto presso la banchina fluviale del porto di Bosa per gli accertamenti di rito. Al trasgressore, veniva elevata una sanzione amministrativa per un ammontare di 4.000 Euro e contestualmente veniva posta sotto sequestro amministrativo la rete a strascico della lunghezza di circa 50 metri, così come previsto dalla normativa in materia.
Altresì, venivano notificate l’applicazione di n. 6 punti al Comandante del Motopesca e n. 6 punti al titolare della Licenza di pesca (Armatore), per attività di pesca in zone e tempi vietati dalla normativa europea e nazionale (Secondo la normativa vigente in materia, il raggiungimento di 18 punti comporta 2 mesi di sospensione, 36 punti – 4 mesi di sospensione, 54 punti – 8 mesi di sospensione, 72 punti – 1 anno di sospensione e 90 punti la revoca definitiva della licenza di pesca).
Il programma di ripopolamento dell’aragosta nelle acque sarde, voluto dall’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-pastorale della Regione Sardegna, prorogato sino al 1 settembre 2018 a seguito di istanza originata dal dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari, pone il divieto, nelle aree di protezione individuate fra le quali quella della “Sottozona Bosa Nord”, nelle fasce marine limitrofe, dette “di rispetto” (per un chilometro oltre il loro perimetro esterno), di qualsiasi attività di pesca a contatto col fondale, pesca sportiva, ricreativa e subacquea. Il divieto è escluso per le catture di esemplari di Palinurus elephas (aragosta) da parte di enti di ricerca per finalità scientifiche, che può essere svolta in qualsiasi periodo dell’anno dietro apposita autorizzazione regionale.