Dimensioni parallele: La chiave di Velikovsky apre il Museo Manno
Niente è come appare, perché quando ti sei catapultato nel film , ti rendi conto che oltre alla storia, si innesca un processo di iniziazione dove il libro è solo un mezzo per poter spiccare un volo pindarico. Come ha fatto Velikovsky, che ci fornisce la chiave per interpretare il viaggio, un Icaro moderno che rompe i paradigmi, che usa le regole per poterle aggirare, se è possibile disintegrarle quasi in formula scientifica. Perché, lui, l’autore del libro, Daniele Congiu, proprio come Velicovsky,( uomo di scienza, psicologo, amico di Einstein che ha innescato una lotta accademica per aver messo in dubbio persino la scienza di Newton) parte da basi scientifiche per sondare ciò che la nostra mente costruisce su basi puramente intuitive, sulle ali della fantasia.
Sembra strano ma attraverso la lettura di questo libro vi renderete conto che è cosi, che la letteratura di Congiu , è ricca di rimandi, di simbologia, di libertà scientifica ma al tempo stesso di continui passaggi legati alla tradizione, all’esoterismo, alla ricerca di chiavi di lettura per scoprire il vero senso del romanzo. E la location sarda, se possibile, arricchisce di mistero quelle pagine cosi fitte, cosi accattivanti, cosi filmiche, perché è come quasi sedersi al cinema e catapultarsi dentro la pellicola. Ieri sera al Museo Manno Daniele Congiu, (appassionato di psicologia, simbolismo, studi esoterici, archeologia e immersioni, impegnato nella ricerca sul campo dell’archeoastronomia e della simbologia esoterica, funzionario della pubblica amministrazione, che ha collaborato con il CNR di Pisa sul progetto di ricerca sulla gestione dello stress per conto dell’Agenzia Spaziale Russa per la spedizione su Marte) ha presentato il romanzo, sottoforma di dialogo con gli organizzatori della serata , la libreria Lythos, e la Antonio Lai , docente dell’Università di Parigi, che ha fatto ascoltare al pubblico un breve assaggio di musica impropriamente detta spettrale, che spinge il lettore ad immergersi nella lettura.
E’ come quando ci avviciniamo ad un luogo sacro, pensate ai villaggi nuragici, dove siamo totalmente rapiti dalla dimensione religiosa, dove regna il silenzio e dove ogni forma di spazio e tempo è completamente rallentata. Cosi inizia il processo di inizializzione in chi legge il libro, dove però ,ad un certo punto il ritmo incalzante delle vicende, del triller, dell’avventura prende il sopravvento, ed è un’ apnea di azioni. Un libro da leggere tutto d’un fiato, che inizia nelle pagine bagnate d’inchiostro e prosegue nella nostra mente.