Echi di note al Calabona
Solita atmosfera, complice la risacca; le note del suo flauto sembravano danzare a ritmo d’onda. Mauro Uselli ha richiamato un nutrito pubblico di amanti, dalla natura e della sua musica, che ieri sera, sotto il Ponte di Calabona, si sono dati appuntamento per ascoltare, cullati da un tiepido tramonto, le sue performace artistiche. Il pellegrinaggio era visibile dal tardo pomeriggio, sono in tanti che hanno fatto una lunga passeggiata per prendere posto nella spiaggia di Calabona. Dove ad attenderli, c’era lui, il maestro Uselli, impenetrabile nell’apparente sagoma longilinea, che danzava insieme al suo flauto tra ritmi classici e riverberi , tra echi acustici e marini.
Il ponte ha funto da auditorium, dove il sonoro veniva esaltato dalla risonanza cementiziadove gli echi della natura implementavano la grazia e ala cadenza della musica. Un sobbalzo filmico è stato regalato dall’attrice Lorenza Piras che si aggirava sensuale tra il pubblico, mentre alcuni momenti ritmici sono stati accompagnati da Davide Casu alla chitarra. Lo spettacolo poi si è trasformato in monologo con la lettura dell’attore pierLuigi Alvau, che ha raccontato una storia quasi satirica sul ruolo del piede della donne.
Ma è sempre stato lui, il flauto del maestro Uselli, ad accompagnare qualsiasi azione scenica. Dapprima a ritmo leggiadro e allegretto, poi più sensuale e tanghero, per finire con lo spegnersi del sole all’orizzonte, con una incontro amoroso di note calde e soavi. Ci sono state difficoltà logistiche legate all’ ambientazione ma la sperimentazione del maestro ha dato i suoi frutti e il prossimo incontro sarà ispirato da una fusione ambientale molto più intima e totalizzante.