Sulla spiaggia di Poglina si raccontano le nuove migrazioni sarde
Il Premio Villanova Monteleone apre con la presentazione del libro “Verso Sud” di Antonio Muglia e Salvatore Taras. Tema al quale sono ispirati diversi documentari in concorso, insieme a violazione dei diritti umani, handicap, inquinamento e sfruttamento sessuale.
Con il segmento “Le pagine raccontano” ha preso il via la quinta edizione del Premio Villanova Monteleone. Nel pomeriggio di ieri è stato presentato il libro di Antonio Muglia e Salvatore Taras “Verso Sud. Storie di Sardegna in America Latina”, vicende di migranti sardi alla ricerca di un posto al sole nei paesi sudamericani. Francesca Arca ha dialogato con gli autori nella splendida cornice della spiaggia di Poglina, un panorama mozzafiato che ha accompagnato il racconto del viaggio intrapreso alla scoperta di questi figli di Sardegna che hanno deciso di partire, per scelta o per necessità, e hanno trovato la propria strada.
Dieci storie, più una speciale, costruite in paesi lontani: Brasile, Perù, Argentina, mete che non sono convenzionalmente note, ai nostri giorni, come rotte di migrazione dei nostri conterranei. Entrambi gli autori sono concordi nel descrivere i differenti approcci verso la vita e le avversità che si presentano ai sardi, e agli italiani in generale, e dall’altro lato ai sudamericani. Gli uni spesso
concentrati sulle criticità, sui problemi da risolvere, gli altri preferiscono impiegare la mente in attività ricreative, cercando di godere appieno delle cose positive che la vita ha da offrire. Un approccio sicuramente salutare per lo stato psicologico dal quale faremmo bene a prendere spunto.
“L’istruzione ci ha dato tante possibilità, ma ci ha anche trasmesso una sorta di burocratizzazione mentale. Dovremmo vivere di più alla maniera sudamericana, concentrandoci sui fatti positivi e meno su quelli negativi” afferma Salvatore Taras. Antonio Muglia, che in Perù ha vissuto e lavorato, dice che grazie a questa visione più leggera la sera riusciva a rientrare a casa dal lavoro meno stanco di quanto non gli succedeva in Sardegna. Ma cosa spinge un sardo ad allontanarsi fino all’altro capo del mondo? Sicuramente la voglia di migliorarsi, ma anche la curiosità di conoscere, la fame di avventura. E se c’è un punto di forza che hanno i sardi emigrati è quello di fare gruppo e di sostenersi l’un l’altro, afferma Taras. Un atteggiamento che ripaga sempre, insieme alla professionalità e alla voglia di lavorare che non manca ai sardi.
Il tema delle migrazioni è stato ripreso anche in alcuni dei documentari in concorso, insieme a violazione dei diritti umani, handicap, prostituzione, trasmessi a partire dalle 21 in Piazza Piero Arru. Dopo i saluti del sindaco di Villanova Monteleone, Quirico Meloni, e del direttore artistico Carlo Dessì, la serata è proseguita con le proiezioni seguite da un folto pubblico. Il Premio Villanova Monteleone continua oggi, a partire dalle 18:30, con il segmento “Le Immagini Raccontano – Visioni dal Mondo”, con le proiezioni fuori concorso di alcuni documentari internazionali, nella sala al piano terra di Su Palatu & e Sas Iscolas.
Dalle 21 appuntamento in Piazza Piero Arru con le proiezioni delle altre tre opere in concorso: “Born of Stone”, “R-Esistenze” e “The Funeral”.