Pigliaru scrive al ministro Minniti: «stop agli sbarchi di clandestini»
Il presidente della Regione Sardegna scrive al ministro dell'interno Marco Minniti. Sono circa 800 gli algerini arrivati da gennaio 2017 in Sardegna, trend che si appresta a confermare e superare i 1106 dello scorso anno.
La questione degli sbarchi diretti dall’Algeria sulle coste del sud Sardegna è il punto centrale della lettera che il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha inviato ieri al ministro dell’Interno Marco Minniti. La gravità e la necessità di trovare rapidamente una soluzione al problema erano state già condivise nell’incontro al Viminale del giugno scorso. Si tratta di un fenomeno «che rende ancora più complessa la gestione dei flussi non programmati nella nostra Regione – scrive il presidente Pigliaru -, in quanto impatta pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all’accoglienza ed è, inoltre, in grado di provocare un notevole allarme sociale tra la popolazione. Allarme in parte giustificato, in quanto i pochi recenti episodi criminali commessi da migranti riguardano essenzialmente algerini arrivati in Sardegna direttamente dal loro paese», aggiunge Francesco Pigliaru, sottolineando che «si tratta di un movimento che sta assumendo proporzioni sempre maggiori.»
Sono circa 800, infatti, gli algerini arrivati da gennaio 2017 in Sardegna, trend che si appresta a confermare e superare i 1106 dello scorso anno. Ciò conferma che l’eventuale CPR in Sardegna sarebbe «da destinarsi ad ospitare esclusivamente i migranti che sbarcano direttamente sulle nostre coste regionali, anche al fine di scoraggiarne l’arrivo ormai quotidiano». Infine, il presidente della Regione, riconoscendo la bontà delle azioni intraprese dal Governo in tal senso, sollecita, come già convenuto nella precedente riunione, un «forte e costante raccordo con le autorità algerine, finalizzato all’interruzione del ‘traffico’ di coloro che sbarcano direttamente sulle nostre coste e quindi di un canale potenzialmente molto pericoloso per il presente ed il futuro. Solo con un’attività di questo tipo, che coinvolga le stesse autorità algerine e che consenta possibilmente di pervenire alla stipula di un Accordo Italia-Algeria per la gestione concertata del fenomeno migratorio – conclude Francesco Pigliaru -, saremo in grado di contrastare efficacemente l’immigrazione irregolare verso la nostra Regione».