Referendum per riaprire le case chiuse: a Camerino si può già firmare

La proposta di un referendum abrogativo della Legge Merlin è stata acquisita dal Comune di Camerino, nel cuore delle Marche. Di fatto nella cittadina fino al 30 settembre si potrà firmare per abrogare il provvedimento che 55 anni fa determinò la chiusura delle cosiddette “case di tolleranza”, luoghi dove le donne potevano praticare il mestiere più antico del mondo e dove, ogni sera, decine e decine di uomini trovavano “conforto” e piacere. Come ricorderete il quesito referendario è stato presentato in Cassazione pochi giorni fa da Angelo Alessandri e Matteo Iotti di Progetto Reggio e Luca Vezzani del Pdl. Servono 500mila firme per poter depositare alla Corte di Cassazione la richiesta di indizione del referendum.

“Una proposta referendaria che è anche una battaglia di civiltà – avevano dichiarato i propositori – che cerca di affrontare il tema della prostituzione ed i problemi ad essa inerenti in modo concreto. La riapertura delle ‘case chiuse’ e la loro regolamentazione permette innanzitutto di stroncare il racket della tratta di queste ragazze, evitando forme di schiavitù”. Il Comune di Camerino è tra i primi che dà la possibilità di sostenere il referendum: nella provincia maceratese, come in molte altre in tutta Italia, il dramma della prostituzione nelle strade è sotto gli occhi di tutti. La riapertura delle “case chiuse” permetterebbe di confinare la pratica dentro i limiti di una maggiore legalità.

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2 Agosto 2013