Lavoratori ex Ati Ifras, M5S: “Mario Bruno solleciti la Regione”

“Il Sindaco, come componente della Giunta della Rete Metropolitana del nord Sardegna - dichiarano Ferrara e Porcu - deve necessariamente aprire un confronto all'interno della Rete Metropolitana stessa, al fine di coinvolgere le Amministrazioni comunali presenti in una battaglia giusta e fondamentale per tutelare la Sardegna, i suoi posti di lavoro e i suoi lavoratori”.

“La Sardegna al tempo della crisi è una terra che non può permettersi di perdere opportunità, che non può permettersi di perdere posti di lavoro né, tantomeno, di lasciare a spasso dei lavoratori. E proprio la vicenda legata ai lavoratori Ati Ifras, emblematica in tal senso, deve essere risolta il prima possibile: con il nostro ordine del giorno chiediamo espressamente all’Amministrazione comunale di Alghero del sindaco Mario Bruno di intervenire in tal senso sollecitando il Consiglio regionale al reimpiego, rapido e necessario, dei suddetti lavoratori”. Graziano Porcu e Roberto Ferrara, portavoce in Consiglio comunale di Alghero del Movimento Cinque Stelle, facendo seguito a quanto fatto dal M5s a Sassari (ordine del giorno approvato all’unanimità), richiamano l’attenzione sulla spinosa questione che al momento è una spada di Damocle sulla testa di decine di famiglie sarde e “non può non diventare priorità per chi governa la Sardegna e le sue città”.

“Analoga istanza è stata presentata a Sassari dai portavoce in Consiglio comunale del Movimento. Il sindaco e la sua Giunta non possono restare immobili di fronte a una vertenza che coinvolge oltre 60 unità lavorative del territorio (Porto Torres con il Parco dell’Asinara, Sassari con il territorio della Nurra e Alghero con il Parco di Porto Conte) e complessivamente circa 500 unità lavorative provenienti da ben 81 comuni sardi” – affermano. Utile un passo indietro per capire come si è arrivati all’attuale situazione.  “Per non stoppare l’attività dei cantieri del parco Geominerario della Sardegna e garantire la continuità lavorativa agli addetti ex Ati Ifras, – dichiarano Porcu e Ferrara – lo scorso anno con legge regionale n. 30 del 30 novembre 2016 il Consiglio Regionale prorogava di un anno la convenzione alla Ati-Ifras. Riscontrata però una mancanza giuridica da parte del direttore generale dell’Assessorato competente in materia, la sopra citata legge è stata sostituita dalla n. 37 del 21 dicembre 2016 che prevede la cassa integrazione per due mesi e poi il passaggio a Igea (società in house della Ras) e agli enti locali di tutti i lavoratori. Da sottolineare il fatto che da 9 mesi gli Ex Ati Ifras – almeno i più “fortunati” – sono in cassa integrazione in regime di naspi e che da 5 mesi perdono mensilmente il 3% delle somme erogate nella mensilità precedente. Nota NON a margine: per l’anno 2017 tutte le attività in questione erano finanziate con fondi ministeriali per complessivi 26,5 milioni”.

“Mario Bruno, come componente della Giunta della Rete Metropolitana del nord Sardegna – chiudono Ferrara e Porcu – deve necessariamente aprire un confronto all’interno della Rete Metropolitana stessa, al fine di coinvolgere le Amministrazioni comunali presenti in una battaglia giusta e fondamentale per tutelare la Sardegna, i suoi posti di lavoro e i suoi lavoratori. Speriamo che il Consiglio algherese, sulla scia di quanto fatto a Sassari, possa discutere quanto prima questo ordine del giorno in modo che anche il nostro sindaco possa far sentire la sua voce a riguardo in sede di rete metropolitana”.

11 Ottobre 2017