Dalla campagna, le nuove prospettive di lavoro
Si è tenuto ieri il convegno organizzato dalla Diocesi di Alghero-Bosa, in preparazione alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre prossimo venturo
Il settore agroalimentare in Sardegna ha una bilancia commerciale fortemente passiva. «I Sardi consumano circa 4,036 Miliardi di euro in derrate alimentari; ma ne producono appena 2,5 Miliardi. La differenza tra le due cifre evidenzia quanto sia forte la dipendenza della Sardegna dal mercato esterno. Si tratta di ben 2.5 Miliardi di euro e, tra i vari prodotti di importazione, abbiamo: aglio, prezzemolo, pomodori, cipolle, oli e grassi vegetali. Sono prodotti della terra, da sempre coltivati nella nostra Isola; ma che, con l’abbandono delle campagne, stanno ormai mancando ed è – così – aumentata la nostra dipendenza dall’esterno». È quanto evidenziato dal noto economista Dr. Franco Manca, intervenuto ieri nel convegno organizzato dalla Diocesi di Alghero-Bosa, in preparazione alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre.
Dopo una breve introduzione di Tonino Baldino, ha preso la parola il Vescovo Padre Mauro Maria Morfino il quale si è soffermato sugli aspetti umanizzanti del lavoro. «Il lavoro fa crescere la persona, la rende adulta nel suo autentico significato. La adultità sta nell’essere curatori della vita degli altri. Ma questo valore oggi è divenuto raro perché la nostra società sta vivendo una crisi che è antropologica, prima che economica-occupazionale, e vediamo le conseguenze nella mancanza del lavoro».
«Il settore agroalimentare è, specie per la Sardegna, un ambito ricco di potenzialità lavorative; ma dovrà essere valorizzato attraverso la creazione di filiere corte, capaci di garantire alta qualità delle produzioni affinché possa essere comunque vinto il confronto con gli omologhi prodotti più vantaggiosi nel prezzo, ma scartabili perché di minore qualità. Nella qualità vi sono maggiori garanzie in tutela della salute» – ha voluto sottolineare il Presidente Gavino Soggia – intervenuto in rappresentanza della Confcooperative del Nord-Sardegna.
Molto significativa la metafora del Prof. Alberto Cosseddu che vede «nel solco dell’aratro sulla terra la storia ed il dono che ogni lavoratore fa alle generazioni che seguiranno». La Professoressa Marisa Castellini si era invece soffermata sulla necessita dello spirito di coesione e di sacrificio che deve animare ogni iniziativa imprenditoriale soprattutto nelle situazioni critiche come quella che stiamo vivendo. Alla Conferenza è intervenuto anche il Sindaco di Alghero, mentre l’On. Marco Tedde – nella impossibilità di intervenire a causa di impegno istituzionale concomitante – ha inviato un messaggio di saluto ai partecipanti.