“La politica algherese è un teatrino farsa organizzato dal PD”
Graziano Porcu e Roberto Ferrara, esponenti del Movimento 5 Stelle, intervengono in riferimento all'attuale situazione della politica cittadina: "Abbiamo deciso di non partecipare al Consiglio Comunale convocato per oggi, consci del fatto che non siamo stati eletti per discutere dei problemi del Partito Democratico e delle sue miriadi di correnti interne ma siamo stati eletti per occuparci dei problemi dei cittadini. Chissà che un giorno non si renda conto di questo anche chi oggi governa”
“Il Partito Democratico Algherese, partito governato da due o più anime, fratturato, diviso e scontento si ritrova a siglare una “pace armata” in piena “Guerra Fredda”, ha riconfermato per acclamazione il segretario uscente Mario Salis. Dopo tre anni di lotte interne senza esclusioni di colpi, ruvide contese interne al partito, gelosie mal sopportate, tranelli, imboscate e giochi di potere che hanno condizionato, inevitabilmente, la vita politica della nostra città, oggi, all’ombra dell’ulivo, incredibilmente, sembra essere scoppiata la pace solo ad una settimana dalle “false” dimissioni del sindaco Mario Bruno”. Graziano Porcu e Roberto Ferrara intervengono in riferimento all’attuale situazione della politica algherese, definendola “indissolubilmente legata alle vicende di un PD prima diviso e oggi nuovamente unito a caccia di un interesse altro rispetto al bene della comunità algherese, leggi elezioni Politiche”.
“La pace, in realtà, è solo la montagna che dopo lungo e tormentato travaglio ha partorito il topolino: ma a quale prezzo per la democrazia e per i cittadini algheresi costretti a vivere e assistere ad un vero teatrino della politica?” – continuano i due consiglieri pentastellati. “Disuniti tre anni fa, uniti dopo oltre 1000 giorni di governo della città con una storia fatta di contrasti e un primo cittadino che presenta le dimissioni: qual è la verità? Chiaro è che i cittadini sono stati presi in giro, resta solo da capire se in occasione delle elezioni comunali 2014 o in questo strano nuovo inizio di un idillio mai realizzato. Un “volemose bene” che ha un suo perché politico: il Pd non può permettersi di perdere voti in vista delle prossime politiche di Maggio e l’ordine, a partire da Roma per arrivare a Cagliari e ancora a Sassari, diretta ai “Politicanti nostrani” che succubi eseguono ordini a dimostrazione che Alghero è solo una pedina in un gioco ben più grande, è una chiamata all’unità a tempo”.
“A Maggio infatti, se non addirittura da Febbraio quando si definiranno le liste per i futuri candidati alle Nazionali, “Rosatellum” permettendo, tutto questo finirà e Alghero, e la sua popolazione oramai in ginocchio, si ritroveranno ad essere stati solo mero strumento per il raggiungimento di uno scopo altro. Continuano però, o cercano di farci credere, che tutto questo stia accadendo per il solo ed esclusivo bene della città. Alibi pretestuoso e destinato a crollare miseramente nel breve e lungo periodo ma che, in un partito frantumato e lesionato alla base, fa da “attaccatutto” e tiene assieme i cocci il tanto che basta per arrivare alle prossime elezioni politiche, nel segno dell’utilitarismo e di un interesse purtroppo più ampio rispetto al bene della comunità algherese. Tant’è che non è dato sapere, al cittadino qualunque, su quali basi programmatiche e su quale idea di futuro si sia fondato questo nuovo idillio”.
“Come rappresentanti in Comune del Movimento Cinque stelle, memori della grave crisi politica, giorni fa avevamo chiesto la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc per scuotere una maggioranza “immobile” – affermano Porcu e Ferrara – “ma i fatti dello scorso fine settimana hanno sancito la fine della crisi politica con l’appoggio interno o esterno, stabile o precario del PD. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di non partecipare al Consiglio Comunale convocato per oggi, consci del fatto che non siamo stati eletti per discutere dei problemi del Partito Democratico e delle sue miriadi di correnti interne ma siamo stati eletti per occuparci dei problemi dei cittadini… chissà che un giorno non si renda conto di questo anche chi oggi governa” – concludono.