Presentata alla stampa “Botigueta”
Si è tenuta oggi nella sala riunioni della fondazione Meta la presentazione del progetto Botigueta. Ha introdotto i lavori Francesco Delogu della Staaf direct, azienda ideatrice del progetto. Dopo due anni di produzione dello stradario Pocket Map di Alghero italiano/inglese era nata l’esigenza di produrne una versione in algherese, per i turisti catalani ma anche perché gli stessi algheresi potessero riconoscersi in uno strumento scritto nella propria lingua, facilmente fruibile e reperibile gratuitamente. Il progetto reso possibile dalla collaborazione di 30 operatori locali ha via via cambiato il proprio obiettivo e da una semplice cartina tradotta in algherese è nata una mappa che intende rappresentare in maniera “georeferenziata” la rete di operatori denominata Botigueta.
Botigueta vuole rendere palese una cosa che per troppo tempo è stata tenuta latente: le persone che dichiarano di capire l’algherese anche se non provano mai a parlarlo sono ancora la maggioranza in questa città. Il mandato di Botigueta è: ritornare a parlare liberamente l’algherese con tutti, moltiplicando occasioni e luoghi dove farlo, esaltando tutte le capacità di relazione e integrazione proprie della lingua parlata. Integrazione fra generazioni ma anche economica e identitaria. A nome degli operatori ha parlato Tonino Demartis, del ristorante La Speranza, che ha spiegato come sia stato convinto a entrare nella rete dall’idea di identificare la propria attività come un luogo dove ritornare a parlare l’algherese.
Vittorio Nonnis, della libreria il Labirinto, ha posto l’accento sulla volontà degli operatori di partire dalle piccole cose, dalle buone pratiche: tornare a parlare l’algherese nella vita quotidiana, nelle attività commerciali. L’amministrazione comunale, rappresentata dal coordinatore dell’ufficio per le politiche Linguistiche Giuseppe Calaresu, ha manifestato interesse all’iniziativa, che ben si sposa con le diverse proposte di salvaguardia linguistica che l’Amministrazione da diversi anni cura, coordina e propone in Città, dando sostegno attraverso il suo ufficio linguistico a tutte le iniziative, per la traduzione ma anche per le consulenze linguistiche ai singoli operatori. E la stessa Meta, rappresentata dal Presidente Pietro Alfonso ha sottolineato l’utilità dello strumento. Nella stagione estiva infatti solo all’ufficio informazioni vengono distribuiti oltre 10.000 stradari al mese, quindi non può che essere accolta con favore una versione pensata per il segmento dei turisti catalani.
Botigueta è stata accolta con entusiasmo anche da Joan Adell, rappresentante della Generalitat de Catalunya ad Alghero, che ha evidenziato come questa iniziativa possa risultare molto utile per i catalanoparlanti che visitano Alghero e che cercano attività commerciali, ristoranti o luoghi di svago e tempo libero dove si parli la versione locale del catalano. Difatti una delle domande che fanno più spesso i turisti catalani che arrivano in città è dove poter sentire parlare l’algherese. Il progetto prevede una serie di passi progressivi con una partenza semplice: salutare in algherese tutti, italiani e stranieri sia all’ingresso che all’uscita dalle attività. Un minimo comune denominatore che vuol essere un invito a parlare algherese e nel contempo un modo per far conoscere ai visitatori la nostra principale peculiarità: la ricchezza linguistica e culturale. I passi successivi prevedono l’estensione dell’uso della lingua, l’identificazione delle attività convenzionate con un’insegna all’ingresso e la creazione di una associazione fra gli stessi operatori che si farà carico di ampliare la rete e portare avanti il progetto.