L’Università di Sassari ai primi posti nelle graduatorie nazionali dei finanziamenti Erasmus
L’Università di Sassari si conferma estremamente competitiva nel settore della mobilità internazionale, grazie alle numerose borse studentesche offerte dall’Ateneo ai suoi iscritti in oltre 200 università in 34 Paesi aderenti al Programma Erasmus. L’impegno profuso dall’Università nell’ambito delle politiche di mobilità internazionale, anche grazie al sostegno della Regione Sarda, ha dato ottimi risultati: le significative performance dell’Ateneo hanno permesso di attrarre un notevole volume di finanziamenti comunitari per le azioni LLP (Lifelong Learning Programme)-Erasmus 2013/2014. L’incremento dei fondi provenienti dall’Unione Europea – ottenuto grazie all’importante sinergia tra il Comitato Erasmus d’Ateneo, l’Ufficio Relazioni Internazionali, i delegati del Rettore professor Piero Sanna e professor Quirico Migheli, i responsabili amministrativi di ciascun Dipartimento e l’associazione Erasmus Student Network – ha consentito la scalata delle graduatorie nazionali periodicamente pubblicate dall’Agenzia Nazionale incaricata della gestione coordinata del Lifelong Learning Programme. Lo stanziamento complessivo da parte della Commissione Europea per le azioni di mobilità 2013/2014 ammonta a 924.930 euro, grazie al quale l’Università di Sassari ha conquistato il 12° posto su oltre 90 Atenei italiani, migliorando il suo risultato di ben 6 posizioni rispetto al 18° posto all’anno precedente.
Per quanto riguarda i singoli programmi, l’Ateneo conferma il 1° posto assoluto tra gli Atenei italiani in relazione ai finanziamenti per la mobilità a fini di tirocinio (Placement), che rappresenta la seconda azione Erasmus in ordine di importanza, con un totale di 382.500 euro stanziati, ed il 2° posto – dopo l’Università “La Sapienza” di Roma ed ex aequo con l’Università di Bologna — per la mobilità del personale tecnico amministrativo e docente a fini di formazione (Staff Training). Inoltre l’Università di Sassari si è collocata al 97° posto per il numero degli studenti in mobilità per periodi di studio e di tirocinio, tra le oltre tremila università e istituti di istruzione superiore europei censiti nel 2011/12. Nella tabella dei primi cento atenei europei redatta dalla DG Education & Training sono presenti 16 università italiane: l’Università di Sassari è al 15° posto sulle circa 90 università che aderiscono al programma Erasmus.
Le borse di studio e di tirocinio all’estero rappresentano parte integrante e consolidata dell’offerta formativa dell’Università di Sassari, una via che permette agli studenti di perfezionare il proprio curriculum, arricchendolo di tutte le opportunità che le esperienze legate alla mobilità internazionale sono in grado di offrire. Gli iscritti all’Ateneo turritano possono contare sulla disponibilità di borse Erasmus mediamente più sostanziose rispetto ad altre realtà del panorama nazionale, oltre che su un efficace sistema di assistenza e di orientamento e tutorato. Completano il quadro un valido e costante supporto per la preparazione linguistica che — unitamente ai buoni risultati ottenuti per il miglioramento del sistema di riconoscimento dei crediti maturati all’estero — consentono agli studenti di compiere un’esperienza di studio e tirocinio in un altro Paese europeo contando su risorse e servizi di indiscussa qualità.
“Si tratta di risultati considerevoli, che avvalorano le prestazioni dell’Ateneo nell’ambito della mobilità internazionale, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo”, commenta il Magnifico Rettore Attilio Mastino. “Ogni anno l’Ateneo assicura ai suoi iscritti circa 650 borse per soggiorni all’estero che vanno dai 3 ai 9 mesi. Ciò consente ai nostri studenti di svolgere almeno un’esperienza di studio o di tirocinio all’estero come parte integrante del proprio percorso formativo”. I finanziamenti per la mobilità internazionale studentesca che l’Università di Sassari ha ottenuto dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Sardegna consentiranno di proseguire e potenziare la strategia di investimento sulle risorse destinate ai percorsi di studio e formazione all’estero.