“Road Sweet Home” per Festivalguer
Tre giornate di performance utopiche e quattro di laboratorio-atelier
C’è la “strada” al centro dell’edizione numero 15 di Festivalguer, festival internazionale di performing arts, organizzato da Expopteatro nel cuore della cittadina catalana. La strada intesa come offerta di incontri, affetti, enzima di partecipazione e innovazione culturale e che, non a caso, dà il senso all’intera manifestazione algherese. “Road Sweet Home” (“Strada dolce casa”) è infatti il titolo della tre giorni festivaliera, in scena da venerdì 8 a domenica 10 dicembre, che animerà alcune delle vie e degli angoli più preziosi di Alghero. Preludio al festival, a partire da martedì 5 dicembre, una quattro giorni di laboratorio-atelier, negli spazi dell’ex mercato di via Sassari, che vedrà impegnati il pubblico algherese e l’artista marsigliese Olivier Grossetête nella costruzione di una monumentale architettura con materiali di riciclo.
“Road Sweet Home” (“Strada dolce casa”) è dunque il titolo che, inevitabilmente, rimanda ai temi di “On the road” (“Sulla Strada”), il capolavoro di Jack Kerouac scritto nel 1951 e ispiratore di un movimento artistico, poetico e letterario che invita ancora oggi a uno stile di vita basato sul nomadismo e sulla capacità di purificazione messa in atto dal vivere, appunto, sulla strada. E a quel rigenerante e al tempo stesso elettrizzante vagabondaggio di idee, epicentro di creatività e architetture immaginifiche, si ispirano Don Pasta, Fabio Marceddu e Olivier Grossetête, ovvero il tris di artisti internazionali reclutati dalla direzione artistica di Expopteatro. Un trittico di spettacoli – non a caso tre è numero perfetto, simbolo del ternario e risoluzione del conflitto dualistico – scelto per animare l’eclettico calendario dicembrino del festival, predisponendo l’intera cittadinanza algherese, ma anche i tanti turisti e visitatori, a godere dei numerosi appuntamenti in vista delle attese festività natalizie.
Fedele alle intriganti espressioni della cultura pop e a quella rinnovata sensibilità poetica che si ispira ai cortocircuiti tra arte e vita, la vetrina di spettacoli di “Road Sweet Home” include un mosaico di performances teatrali e multimediali, feste e allestimenti site-specific, atelier e dj-set con cucine d’assalto il cui obiettivo è coinvolgere e stupire attivamente il pubblico, invitandolo in modo diretto a quell’interazione e purificazione artistica di kerouachiana memoria che è poi uno dei pilastri ispiratori del festival. Il pubblico, inteso come ingrediente attivo della manifestazione, sarà dunque chiamato a un’operatività artistica capace di attivare la percezione del bene comune a partire dagli atelier e laboratori, organizzati negli spazi dell’antico mercato cittadino, tra le mura della Torre San Giovanni e nel rinato gioiello architettonico di Lo Quarter.