“L’Isola che non c’è”, incontro pubblico al Catalunya
L'appuntamento è organizzato da Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Energie per l’Italia/Azione Alghero. Previsti gli interventi di Pietro Fois, Andrea Delogu, Marco Di Gangi, Gianfranco Langella, e Giorgia Vaccaro in rappresentanza dei partiti organizzatori. Moderatore dell'evento il consigliere regionale Marco Tedde.
Il Piano di Mobilità Turistica, tema di grande rilevanza per l’economia del nord ovest della Sardegna, sarà al centro dell’incontro “L’isola che non c’è”, in programma il 7 dicembre alle ore 17.30 presso l’Hotel Catalunya ad Alghero. L’appuntamento è organizzato da Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Energie per l’Italia/Azione Alghero. Previsti gli interventi di Pietro Fois, Andrea Delogu, Marco Di Gangi, Gianfranco Langella, e Giorgia Vaccaro in rappresentanza dei partiti organizzatori. Moderatore dell’evento sarà il consigliere regionale Marco Tedde.
“Ora che il Min. Delrio ha riconosciuto l’errore della mancata individuazione nel Piano di Mobilità turistica del porto di Porto Torres e dell’aeroporto di Alghero, – dichiara Andrea Delogu, coordinatore cittadino di Forza Italia – occorre anche correggere il Piano. Ma fra i siti turistici riconosciuti a livello internazionale riteniamo che occorra anche inserire il Parco dell’Asinara, quello di Capo Caccia Isola Piana e di Porto Conte e le Grotte di Nettuno. Non si può pensare di ricomprendere nel Piano solo il villaggio nuragico di Barumini, la penisola del Sinis e le miniere di Porto Flavia, Serbariu e Montevecchio. L’errore principale sta nell’impostazione del Piano, che prende in considerazione solo i siti Unesco, le capitali della Cultura e i siti Eden e individua i porti e gli aeroporti di Olbia e Cagliari come porte d’accesso turistico in funzione delle loro ridotte distanze da questi siti. Ma questi siti, peraltro, sono più vicini ad Alghero e Porto Torres rispetto ad Olbia. E non sono solo questi i siti riconosciuti a livello internazionale in Sardegna”.
“L’errore non è solo nelle immagini del Piano, ma anche nelle dettagliate tabelle che si limitano a calcolare le distanze dei porti di Olbia e Cagliari e degli aeroporti dei due centri dai siti turistici. E non si può minimizzare l’errore, come fa qualcuno. Il Piano da 140 pagine, prevede alcuni investimenti nazionali per le infrastrutture, a cui si affiancheranno ulteriori azioni a favore dei territori e
degli enti locali individuati dal MIT. E non si può confondere il Piano della Mobilità Turistica utilizzando slide allegate al Documento di Economia e Finanza relativo ai fabbisogni infrastrutturali del Paese, che è ben altra cosa rispetto ad un Piano di Mobilità turistica. Quest’ultimo Piano, in linea col Piano Strategico del Turismo del MIBACT, si pone l’obbiettivo di contribuire alla competitività dell’industria turistica accrescendo l’accessibilità ai siti turistici, valorizzando le infrastrutture come elemento di offerta turistica, promuovendo modelli di mobilità sostenibile e digitalizzando i servizi al viaggiatore. Serve con urgenza modificare il Piano, riconvocando le parti e andando verso una nuova intesa dello Stato con le Regioni e le Province che l’hanno adottato. E occorre anche tenere alta la guardia e sensibilizzare il territorio – conclude Delogu.