Costruzione a Calabona, Legambiente parla di “ecomostro”
"Siamo davanti alla solita speculazione edilizia a danno del paesaggio, dell'ambiente e dell'intera comunità algherese"
“Ogni tanto ad Alghero torna l’incubo degli ecomostri sul mare. Zona Calabona, 5 piani al posto di una villetta di 2. E siamo nella fascia dei 300 metri, anzi a 20 metri dal mare, praticamente sugli scogli, tra la litoranea Alghero-Bosa ed il mare”. Così Legambiente Alghero commenta la costruzione di una palazzina, oggetto di recenti polemiche.
“La Nuova Sardegna ha dedicato un paio di articoli alla cosa scrivendo che è “tutto a posto”. Ma siamo davanti alla solita speculazione edilizia a danno del paesaggio, dell’ambiente e dell’intera comunità algherese che di ambiente e paesaggio campa – si legge nella pagina dell’associazione ambientalista – E si tratta di un primo ecomostro, perché ne sembra previsto un secondo in futuro. Come Legambiente mi chiedo dove sono gli Organi Regionali di controllo”.
“Non è pensabile scavalcare un PPR con piano regolatore locale vecchio di 40 anni. E dire che la villa sul mare, di cui è prevista la demolizione, è invece costruita saggiamente, a due piani, sotto il livello della strada e a basso impatto. Sembra proprio che la frenesia del cemento peggiori col tempo. Ma, in attesa del PUC, sarebbe ora che che una delibera comunale impedisse, se non caso per caso un aumento laterale di volumetria, qualsiasi aumento in verticale. Ovvero chi ristruttura una casa a 2 piani, 2 piani dovrà fare. Se non vogliamo coprire le coste di cemento, è una scelta obbligata”.