Disposto a tutto per risollevare il Turismo ad Alghero
Leggo con attenzione le lettere del Sig. Daga pubblicate su diversi quotidiani online locali: la prima alquanto tecnica presumo in risposta a qualche articolo di critiche inerente all’ufficio informazioni dell’aeroporto e la seconda, in chiave politica, al suo “essere disposto a tutto per risollevare Alghero”. In riferimento alla prima lettera del Sig. Daga voglio iniziare questa mia ringraziando il presidente della STL (Sistema Turistico Locale) per la cortesia dimostrata nel rispondere a delle considerazioni fatte da semplici elettori perché questo sottolinea umiltà, predisposizione all’ascolto e innaturale predisposizione al contatto diretto con gli stessi.
Proprio per questo motivo, e visto che la lettera evidenzia dei punti che nel mio articolo sottolineavano “quanto possa essere deleterio offrire un servizio se il rischio è di non saperlo organizzare o gestire creando malumori ed insoddisfazione nel Turista che non potrà far altro che farci una cattiva pubblicità una volta rientrato a casa”, per chiarire qualsiasi sorta di incomprensione mi preme sottolineare quanto io sia a favore di qualsiasi iniziativa Turistica se mirata alla soddisfazione dei Turisti.
Da Tecnico del Turismo specializzato in Destination Management (Tradotto: Consulente Turistico Territoriale) infatti nel mio articolo mi ero solo permesso di fare delle analisi “dettagliate” inerenti alle aspettative di chi va in Vacanza e a quali riscontri negativi si possono avere nel caso questi servizi non fossero pari agli standard offerti in giro per il mondo anche se da cittadino Algherese non posso che essere orgoglioso nel conoscere il numero di passeggeri/turisti che il Sig. Daga ci ha comunicato ufficialmente si sono rivolti a questo ufficio. Tralasciando dunque il vero obiettivo che un ufficio informazioni/turistico dovrebbe avere e cioè la soddisfazione del Turista, problematiche da me analizzate nel precedente articolo e sicuramente recepite dal Sig. Daga visto il suo giustificare l’offerta di un servizio ancora molto lontano da standard qualitativi soddisfacenti causa problemi economici dovuto alle difficoltà delle Amministrazioni comunali, in questa lettera vorrei allora concentrarmi su un altro punto fondamentale che il Sig. Daga sottolinea ma che io fino ad oggi disconoscevo. Il Sig. Daga infatti asserisce che “L’obiettivo dell’ufficio non ha solo il compito di informare ma anche quello di erogare servizi reali a pagamento visto che l’obiettivo è raggiungere budget sufficienti per ammortizzare i costi di gestione”.
Se questi sono i presupposti dunque la prospettiva di questo ufficio cambia radicalmente perché da un iniziativa pubblica si trasforma a tutti gli effetti in una avventura imprenditoriale e allora sarebbe veramente interessante capire quali siano i servizi a pagamento che l’ufficio dovrebbe erogare per ammortizzare i costi senza favorire una o altra azienda: per esempio, ad oggi se un passeggero chiede la disponibilità di un B&B in città, e visto che il Sig. Daga non parla di divulgare una guida con la lista delle strutture ricettive con relativo numero di telefono allegato che i turisti possono utilizzare per contattare direttamente le strutture, ma sottolinea che l’ufficio si occupa di prenotazioni, sarebbe importante capire quali sono le procedure che si seguono per selezionare una o altra struttura da contattare: si va per caso per ordine alfabetico sfavorendo chi ha deciso di chiamare la propria struttura ZORRO o si va ad estrazione? O, per esempio, se un cliente chiede indicazioni su un ristorante/pizzeria ad Alghero dove si può mangiare del buon pesce quali criteri si utilizzano per indicarne uno piuttosto che un altro? E per una visita guidata della città quale mezzo viene indicato? Non so. Tutto questo a parer mio denota una grande confusione e la possibilità per qualcuno di poter pensare male nel caso si agevolassero alcune strutture ricettive/ristoranti/servizi invece di altri: sono estremamente convinto infatti che il compito di un ufficio turistico, sovvenzionato da denaro pubblico e non privato, non sia solo quello di ammortizzare i costi ma sopratutto di farlo mettendo tutti gli imprenditori sullo stesso piano.
Questo è il motivo per cui, visto che il Sig. Daga sottolinea che “I primi dati confortano le previsioni fatte in fase di business plan”, approfittando della sua grande disponibilità nei confronti dei propri elettori, sono sicuro che il Sig. Daga non avrà problemi a pubblicare il Business Plan: questo sarebbe veramente un bel gesto di trasparenza da parte del nostro presidente. Un altro punto che nella lettera mi è poco chiaro è come sia possibile che “una società consortile mista a responsabilità limitata con capitale a maggioranza pubblica che ha tra i suoi associati 64 comuni” possa favorire un comune invece di un altro esponendo nelle sue vetrine, per esempio, i famosi cestini di Asfodelo di Castelsardo, sede del museo dell’intreccio e non, per esempio, il Corallo di Alghero, sede del Museo del Corallo, o prodotti caratteristici degli altri 62 comuni.
Insomma, caro Sig. Daga, purtroppo è il mio essere un Tecnico del Settore Turistico, che da anni si occupa sia di Promozione ma anche di Profitti e Perdite, che mi porta ad essere estremamente “realista” e “concreto” e purtroppo questo realismo e concretezza mi portano ad avere innumerevoli dubbi sull’attuale organizzazione dell’ufficio turistico, cosi’ come ne ho sull’organizzazione e promozione del Territorio ma che poi, fondamentalmente, sono gli stessi dubbi che riscontro in Lei quando leggo la Sua seconda lettera inerente alla situazione politica cittadina dove esprime pensieri negativi in riguardo all’amministrazione di Alghero e che mi permetto di riportare per poi farle mie con le dovute variazioni del caso.
Lei infatti, vista l’esperienza POLITICA accumulata in questi anni, asserisce che “il lavoro svolto dalla compagine assessoriale fin’ora è stato più che onorevole. Ma non si può chiedere il miracolo a chi ha dovuto sobbarcarsi una situazione comunale difficile sulla base dell’inesperienza amministrativa”. E ancora “Sono stati encomiabili, non si può dir loro alcunché se non un ringraziamento sentito per il gran lavoro e l’impegno che hanno rivolto alla cittadinanza. Il partito è ben consapevole che da questo stallo bisogna uscire e lo si deve fare cercando di unire le forze che da anni lavorano sul territorio e conoscono la via giusta. Sono sicuro – conclude lei – che il sindaco saprà valutare la mia assoluta buona fede nel mettermi a sua disposizione e sarà in grado di capire le reali esigenze dei cittadini”.
Certo, quanto sopra è abbastanza contraddittorio se si pensa che Lei si candida ad essere la soluzione del problema Algherese ma poi si scopre che non è ancora riuscito a portare a regime non una città ma addirittura un misero ufficio turistico all’interno di un aeroporto giustificando lo stato attuale delle cose con qualche ritardo nel versamento delle quote dovuto alle difficoltà delle Amministrazioni comunali che non consente l’assunzione di ulteriori collaboratori che permetterebbero all’ufficio di andare a regime già nel breve periodo.
Mi scusi per la domanda: ma perché Lei pensa che Alghero non abbia di questi problemi economici? Non capisco dunque come fa ad assolvere 63 comuni soci della STL, o almeno quelli ritardatari, per evidenti difficoltà economiche del momento, ma condanna la gestione della sua città riassumendo il tutto non a questi stessi problemi ma esclusivamente ad una incapacità amministrativa di chi la gestisce!!!
Non so, ma denoto una mancanza di coerenza nell’analizzare le due situazioni. Io, comunque, tralasciando la parte politica di cui mi occupo poco perché nella mia vita ho preferito dedicare il mio tempo a specializzarmi nel turismo e con la convinzione che nella vita ognuno debba fare quello per cui si è specializzato, dalle sue considerazioni politiche mi permetto di estrapolare solo un piccolo concetto che faccio mio ma che ripropongo con le dovute variazioni del caso affermando che “Il lavoro svolto da chi si occupa dell’organizzazione del Turismo in Sardegna, incluso l’ufficio Turistico fin’ora è stato più che onorevole. Ma non si può chiedere il miracolo a chi ha dovuto sobbarcarsi una situazione difficile sulla base dell’inesperienza Tecnica di questo settore”. Ed ecco la variante del sottoscritto: “Sono stati encomiabili, non si può dir loro alcunché se non un ringraziamento sentito per il gran lavoro e l’impegno che hanno rivolto, ma solo chi si occupa di Turismo Professionalmente e non di Servizi annessi allo stesso può essere consapevole che da questo stallo bisogna uscire e lo si deve fare cercando di unire le forze di professionisti perché questi da anni lavorano a stretto contatto con questo settore e conoscono la via giusta. Sono sicuro – concludo io – che chi si occupa attualmente di questi Assessorati/Enti/Fondazioni, con umiltà, ma sopratutto per il bene dei propri elettori saprà valutare la mia assoluta buona fede nel mettermi a disposizione e sarà in grado di capire le reali esigenze dei cittadini.”
Perché nel Turismo, come in Politica, contano solo i fatti. Ed e’ un fatto che un ufficio Turistico, anche se aperto da solo due mesi, non può continuare ad esporre il pane artistico di Olmedo ad AGOSTO promuovendo una mostra che si e’ tenuta a fine GIUGNO e agli inizi di LUGLIO a meno che l’intento non sia quello di promuovere la mostra del prossimo anno undici mesi in anticipo a discapito di qualche altra mostra attuale, magari in un altro dei 63 comuni associati, perché è sì vero che, come Lei sostiene caro Sig. Daga, “la vera domanda dei turisti che visitano la nostra terra è quella non espressa, inconscia, che si chiede se vale la pena visitare una località invece di un altra”, però il promuovere un evento passato invece che uno attuale oltre a dimostrare una organizzazione carente non aiuta a realizzare il vero obbiettivo di questo ufficio: dare una risposta al turista e alle sue necessità.
***Ad oggi Alghero Eco ha avuto l’opportunità di proporre ai lettori le argomentazioni sul Turismo, proposte da Graziano Porcu, quale Tecnico del Turismo specializzato in Destination Management (Tradotto: Consulente Turistico Territoriale) e dall’Assessore provinciale al Turismo e Presidente del Sistema Turistico Locale, Enrico Daga che ha colto l’occasione per evidenziare gli ottimi risultati conseguiti in pochi mesi dal personale dell’Ufficio Turistico, dati alla mano. Considerazioni degne di essere riportate integralmente per la linearità espositiva del ragionamento di entrambi a dimostrazione della validità dei due soggetti: da un lato Enrico Daga, politico e Presidente STL, che dichiara di “essere disposto a tutto per risollevare Alghero” e dall’altro Graziano Porcu “pronto a tutto per risollevare il Turismo ad Alghero”. Stiamo proponendo attraverso il giornale la possibilità che due forze professionali, a livello politico una e a livello di cognizioni turistiche la seconda, si impegnino ad interloquire tra loro per il bene della città, e si rendano disponibili ad ascoltare e prendere nella giusta considerazione anche le conoscenze altrui, perché … alla fin fine… contano esclusivamente i fatti, raggiungibili con maggiori probabilità di riuscita quando ci si confronta con le competenze altrui attraverso ragionamenti basati su professionalità e specifiche capacità. Un tentativo che potrebbe portare a straordinari risultati per la città e il territorio***.
Graziano Porcu ha una venticinquennale esperienza nel settore “Turistico” acquisita in giro per il mondo e collaborando con alcune delle strutture ricettive piu’ rinomate tra cui l’Hotel Cala di Volpe e l’Hotel Romazzino. A soli 29 anni viene promosso direttore d’Albergo. Grazie a continui studi, corsi di formazione uniti all’esperienza accumulata negli anni con le piu’ importanti aziende del settore Turistico Alberghiero si specializza nel “Destination Management” e fonda un suo “Tour Operator” e una societa’ di “Consulenza Turistica” che si occupa, attraverso l’analisi del territorio, della promozione di Localita’ Turistiche a livello nazionale ed internazionale e del rilancio delle stesse. http://www.gphotelconsulting.com/