“Sestos”, appuntamenti a Sassari e Ittiri con la nona edizione
Nato nel 2010 ad Ittiri, centro considerato una delle “roccaforti del costume sardo”, l'evento è organizzato dall'associazione culturale e folclorica Ittiri Cannedu e rappresenta una sorta di anteprima a Ittiri Folk Festa, che celebrerà in estate l'edizione numero 33
Ritorna l’unico convegno sardo pluriennale dedicato specificamente agli aspetti e alle problematiche dell’abbigliamento tradizionale della Sardegna. Nato nel 2010 ad Ittiri, centro considerato una delle “roccaforti del costume sardo”, l’evento è organizzato dall’associazione culturale e folclorica Ittiri Cannedu e rappresenta una sorta di anteprima a Ittiri Folk Festa, che celebrerà in estate l’edizione numero 33. Il coordinamento scientifico è affidato a Gian Mario Demartis, demoetnoantropologo, già funzionario del Ministero Beni Culturali, ex direttore del Museo Nazionale G.A.Sanna di Sassari.
“Sestos 2018” sarà articolato in due giornate. Venerdì 16 alle 17.30 presso il Museo Nazionale “G.A. Sanna”, in collaborazione col Polo Museale della Sardegna, la conversazione di Gian Mario Demartis dal titolo “Il paese dell’oro e dell’argento: la gioielleria tradizionale di Ittiri”. Sabato 17 con inizio sempre alle 17.30 ma presso il Centro per le Arti di Ittiri, in via XXV Luglio 65, il convegno “Studi, prospettive, problemi ed esperienze del vestire in Sardegna” presentato da Maria Caterina Manca. Interverranno Antonella Fois con una relazione “Appunti sull’abbigliamento degli uomini nuragici”, Alma Casula con “Dipingere la tradizione nella cultura figurativa del Novecento sardo”, Cristian Zedda con “Le divise cerimoniali del Gremio dei Viandanti di Sassari” e Gian Mario Demartis con “Il cugliettu. Valenza culturale di un relitto vestimentario”. Previsti contributi musicali del cantautore cagliaritano Andrea Andrillo.
Nel corso del convegno sarà conferito come di consueto il premio “manos de oro” ad un artigiano dell’abbigliamento, dell’oreficeria o dell’artigianato sardo che si è distinto per la sua attività. Il premio è rappresentato da un ditale d’oro realizzato dall’orafo Nanni Rocca.