“Adéu Antonì”
Marco Tedde ricorda la figura del sacerdote algherese Don Antonio Nughes: "Un coraggioso intellettuale che lavorò per spingere Alghero e gli algheresi a prendere coscienza di una identità culturale e linguistica singolari, tutelate sulla carta dallo Stato e dalla Regione ma appannate e quasi dimenticate nel territorio di Alghero"
Dopo una lunga malattia che ne ha minato il corpo ma che non ha intaccato minimamente la sua fervida intelligenza ci ha lasciati la scorsa notte Don Antonio Nughes. Antonino per noi che abbiamo avuto la fortuna di avere solidi e affettuosi rapporti con lui. Una colonna portante della cultura algherese e sarda, la cui opera ha spaziato dalla storia alla lingua per giungere ai temi più attuali. Don Nughes ha avuto una produzione letteraria di straordinarie dimensioni e di rara qualità. Si fece anche promotore del restauro di importanti edifici algheresi dedicati al culto. Un coraggioso intellettuale che lavorò per spingere Alghero e gli algheresi a prendere coscienza di una identità culturale e linguistica singolari, tutelate sulla carta dallo Stato e dalla Regione ma appannate e quasi dimenticate nel territorio di Alghero. Il nostro saluto va ad una personalità dal vivace intelletto, animata da un amore immenso per la sua terra e per i suoi concittadini che lo ricorderanno per la sua prolificità in campo culturale ma anche per la sua lucidità e simpatia. Adéu Antonì