Continuità territoriale, Pili: “Una follia cancellare la tariffa unica”

"Una regione di incapaci sta cancellando una conquista storica" - dichiara il leader di Unidos-. "Pronto il ricorso se sarà cancellato un diritto sacrosanto che aveva cancellato le discriminazioni. Emigrati e turisti devono avere porte aperte per la Sardegna. Tariffe differenziate sarebbero discriminazione contro lo sviluppo economico".

“Cancellare la tariffa unica significa mettere un cancello e recintare per sempre la Sardegna. Significa cancellare progetti di sviluppo turistico e soprattutto negare sempre di più il riequilibrio insulare”. Lo ha dichiarato il leader di Unidos Mauro Pili che nel 2009 aveva proposto e fatto approvare la tariffa unica con voto unanime della Camera dei deputati. “Far far pagare di più a turisti e emigrati, figli Sardegna, è un danno senza precedenti all’economia e alla dignità del popolo sardo. È evidente che dietro la paventata cancellazione della tariffa unica ci sono gli interessi di Alitalia e delle altre compagnie aeree pronte a speculare sulla condizione insulare della Sardegna”.

“È inaccettabile – incalza Pili – che un cittadino europeo o italiano debbano pagare tariffe elevate per venire in Sardegna portandoli a scegliere e preferire altre mete non gravate dall’insularità. Alitalia e compagni continueranno a prendere contributi illegittimi e illegali e per di più potranno speculare su turisti ed emigrati. Tutto questo cancella una conquista storica che aveva reso la Sardegna una terra connessa con pari condizioni con il resto d’Italia ed Europa. Con una ipotetica differenziazione di tariffe si assesta un colpo letale allo sviluppo economico della Sardegna. È indispensabile riaffermare il principio di continuità territoriale che non può in alcun modo prevedere una differenziazione/ discriminazione tra residenti e non residenti. È evidente che il danno sarebbe per la Sardegna e per l’economia turistica e non solo dell’isola. Consentire alle compagnie di fare il bello il cattivo tempo significherebbe mettersi nelle mani di una gestione monopolistica del trasporto aereo facendo ripartire speculazioni già gravi e dannose per la Sardegna”.

“Questa situazione si è generata per gli spropositati, illegittimi e illegali contributi alle compagnie aeree che non solo guadagnano a piene mani dei biglietti ma che incassano oltre 50 milioni di euro all’anno per un servizio pessimo e inadeguato. Sarebbe bastato cancellare quel tipo di contribuzione alle compagnie per garantire l’imposizione dell’ordine di servizio pubblico senza ulteriori restrizioni. La regione incapace di trattare finisce per mettere a repentaglio un diritto costituzionale alla mobilità. Differenziare le tariffe tra residenti e non residenti è una discriminazione che viola i principi fondamentali del diritto internazionale. Impugneremo a tutti i livelli l’eventuale cancellazione della tariffa unica, un diritto sacrosanto della Sardegna e dei Sardi” – conclude il leader di Unidos .

 

4 Maggio 2018