Maristella, spostati i cassonetti. Desogos: “genialata Selva”
La presidente del comitato di borgata: " Spero che l'Assessore non stia tentando di far passare dei cassonetti in fila per oasi ecologica, sarebbe una beffa tale che ci vedrebbe costretti a percorrere qualsiasi via legale per difendere i diritti degli abitanti della borgata"
“Gli abitanti della Borgata di Maristella, oggi 1 giugno 2018, non si sa per quale arcano motivo sono stati privati dei cassonetti stradali presenti in tutte le vie della borgata. Naturalmente chi di solito abbonda con paroloni come condivisione, bene comune, senso civico, educazione, si è dimenticato di informare e condividere questa nuova “genialata” che otterrà un unico risultato: creare una nuova discarica proprio al centro della borgata, nelle vicinanze di due attività commerciali anche di ristorazione”. Così Tonina Desogos, presidente del comitato di borgata di Maristella.
“Se mettere in fila numerosi cassonetti stradali, senza recinzione e vigilanza, per l’Assessore Selva rappresenta la realizzazione della tanto attesa oasi ecologica allora non ci siamo proprio. Ho cercato personalmente l’Assessore per avere rassicurazioni a riguardo ma non ha risposto. Se tutto è come sembra, rappresenterebbe solo l’ennesimo certificare il fallimento totale di un servizio che invece dovrebbe garantire igiene e decoro, ancor più in un territorio interamente circondato dal Parco Naturale di Porto Conte”.
“Con fermezza richiediamo la realizzazione dell’oasi ecologica così come previsto nel capitolato e promessa entro l’estate. Non vediamo perché la stragrande maggioranza degli abitanti di Maristella da oggi, a ragione ancora più esasperati, debbano fare quasi un chilometro per depositare i rifiuti in quella che sarà la prossima discarica a cielo aperto, sebbene gli stessi abitanti paghino il 100% della Tari al pari degli abitanti di Alghero, dove la spazzatura viene ritirata porta a porta. Spero per l’Assessore Selva che non stia tentando di far passare dei cassonetti in fila per oasi ecologica, sarebbe una beffa tale che ci vedrebbe costretti a percorrere qualsiasi via legale per difendere i diritti degli abitanti di Maristella” – conclude Desogos.