“Chi non ama gli animali”, l’opinione di Boglioli e Millanta
Le due consigliere comunali del Partito dei Sardi tornano sull'episodio riguardante il cane lanciato dal ponte
Purtroppo non esiste una pena adeguata per punire un reato così grave e malauguratamente non sarà facile scovare chi lo ha commesso. Esiste un vecchio proverbio che recita ”chi non ama gli animali, non ama neanche le persone” e questo essere infelice, colpevole, certamente non ama neppure se stesso
se è riuscito a ridursi così; a non provare pietà, a trasformarsi in aguzzino, carnefice, torturatore nei confronti di un animale indifeso che magari per qualche tempo è stato suo compagno di vita. Un cane. Chissà se avrà avuto il coraggio di guardarlo negli occhi mentre lo bastonava… Sicuramente non l’ha avuto mentre lo lanciava dal ponte.
La ferocia con la quale si è accanito contro la povera bestia, denota una malvagità che nulla ha di umano, barbarie che neanche gli animali in natura, che uccidono per sopravvivere, sono capaci di mettere in atto. Ora Calik, il povero cane, così è stato chiamato da chi se ne sta prendendo cura, sta meglio. Si riprenderà. Certo le ferite del corpo si rimargineranno, ma non gli sarà facile dimenticare ciò che un “UOMO”, o l’essere che si reputa tale, gli ha fatto.
Alla luce anche di questo reato, si rende fondamentale combattere, cercare di porre rimedio, alla cultura del “TANTO E’ SOLO UN ANIMALE”. E per porre rimedio, è necessario regolamentare i rapporti che gli umani dovrebbero tenere con chi umano non è. Questo è il fine che si sta prefiggendo l’Amministrazione Comunale, tramite l’ Ufficio Ambiente, con la prossima approvazione in Prima commissione, e quindi in consiglio, del REGOLAMENTO PER LA TUTELA DEL BENESSERE ANIMALE. Regolamento che tutela gli animali, sì, ma che nel contempo tutela anche noi cittadini, prevedendo la lotta all’abbandono, quindi al randagismo, favorendo opere di sensibilizzazione all’ adozione, gesti di amore verso i nostri compagni di vita. Cane, gatto o pappagallo che siano. Fanno parte del nostro mondo e nel momento in cui entrano a far parte della nostra vita, hanno diritto ad essere tutelati e rispettati.
Probabilmente, l’aguzzino di Calik, non capirà l’importanza di questa tutela, ma noi confidiamo nelle forze dell’ordine, perché presto possano assicurare alla giustizia questo malfattore, perché possa scontare una giusta condanna per le sofferenze arrecate ad un essere vivente.
Elisabetta Boglioli, Marina Millanta (Consigliere Comunali Partito dei Sardi)