Lingua sarda, consiglio approva legge
Il Consiglio regionale ha approvato i 40 articoli del testo unificato e varato così la “Disciplina della politica linguistica regionale” . L'assessore della Pubblica Istruzione e Cultura Giuseppe Dessena parla di “ risultato storico importante", mentre il consigliere regionale Marco Tedde parla di "Una legge complessivamente inadeguata, frutto di un braccio di ferro nel centrosinistra":
La lingua sarda da oggi è legge. Il Consiglio regionale ha approvato i 40 articoli del testo unificato e varato così la “Disciplina della politica linguistica regionale” . “E’ un risultato storico importante, finalmente la Regione si dota di uno strumento regolatore in materia linguistica, e tutto ciò che da questo ne discende. La lingua rappresenta il tratto identitario più forte e sentito di un popolo, attraverso il quale comunicare e identificarsi sia all’esterno che al suo interno. Il testo propone diverse azioni, che saranno realizzate quanto prima, e che hanno in comune l’obiettivo fondamentale della tutela e della trasmissione della lingua, per esempio con l’insegnamento nelle scuole e il coinvolgimento delle famiglie, e ancora l’utilizzo della lingua per fini istituzionali”. Così l’assessore della Pubblica Istruzione e Cultura Giuseppe Dessena, a margine dei lavori dell’Aula.
“Una legge complessivamente inadeguata, frutto di un braccio di ferro nel centrosinistra” – dichiara invece il consigliere regionale Marco Tedde intervenendo sull’approvazione odierna della legge. “Strattonata da una parte da quei membri della maggioranza che puntavano a valorizzare una esplosione di localismi e da quelli che dall’altra parte della maggioranza puntavano a centralizzare e unificare la lingua sarda cannibalizzando le varianti. Uno strumento che avrebbe dovuto veicolare il nostro corredo identitaria e l’origine delle nostre radici è stata bistrattata da una maggioranza litigiosa. Unica nota positiva è costituita dall’accoglimento degli emendamenti proposti assieme al collega Cacciotto, col quale abbiamo condiviso un percorso legislativo di valorizzazione, promozione e insegnamento del Catalano di Alghero che riteniamo proficuo per una lingua che viene parlata da oltre sette secoli. Una lingua minoritaria che ha pari dignità rispetto alla lingua sarda e che grazie al nostro impegno ha trovato un significativo spazio all’interno della legge.” – conclude