Alghero fuori dalla Zona Franca: Il Pdl replica al comunicato della Lista Lubrano

La Lista Lubrano -che proprio “Lubrano” non è visto che su tre consiglieri due aderiscono al PD e all’UPC e uno simpatizza apertamente per il PSd’Az- interviene sul tema dell’esclusione di Alghero dalle Zone Franche Urbane accusando i consiglieri comunali Tedde, Martinelli e Pais di dire “balle”. E lo fa dopo oltre un anno di silenzio interrotto solo dalla proposta di ingresso del Comune di Alghero nel capitale azionario della Sogeal, vietato in modo espresso dalla legge, e da qualche sommessa richiesta fatta nell’aula del Consiglio Comunale di accensione o spegnimento delle pompe di calore. Oggi si cimenta in commenti dottrinari su “gerarchia delle fonti”, sostiene che Alghero è ancora nel novero delle Zone Franche Urbane e che il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10.04.13 non può modificare la L. 221/2012 che prevedrebbe –a loro dire- la Zona Franca Urbana di Alghero.

Purtroppo così non è. Alghero come Zona Franca Urbana è apparsa nell’iter parlamentare di conversione in legge del Decreto Sviluppo 179/2012, e più precisamente è stata introdotta e votata il 6 dicembre 2012 nell’aula del Senato. Allora il centrodestra cittadino sollecitò il Sindaco a tenere alta la guardia, a seguire l’iter parlamentare ed a coinvolgere in azione di lobbing tutti i parlamentari del territorio che dimostravano di essere alquanto distratti su questo come su altri rilevanti temi. Nulla di tutto ciò fece il Sindaco Lubrano che dimenticò completamente di affrontare il tema, quasi non gli interessasse, così come ha fatto in altri importanti passaggi politici. Il Decreto Sviluppo 179/2012 è stato poi convertito nella Legge 221/2012, menzionata dalla Lista Lubrano, e il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10.04.13 è stato emanato proprio in applicazione della L. 221/2012 che lo prevedeva espressamente (art. 37, comma 4).

Circa le vecchie Zone Franche Urbane dalle quali la delibera Cipe 14/2009 escluse il progetto di Alghero fatto dalla precedente Giunta di centrodestra, la Lista Lubrano non è ovviamente a conoscenza del fatto che il provvedimento di esclusione poggiava sui criteri fatti dalla Giunta Soru nei quali Alghero non rientrava mentre, ovviamente, rientravano Cagliari, Quartu e Iglesias. Sorprende, invece, che la Lista Lubrano non abbia approfondito il tema dell’ulteriore esclusione di Alghero dal bando regionale POIC, concordato dalla RAS con la precedente Amministrazione di centrodestra, avvenuta per un ritardo nella presentazione della domanda, che ha fatto perdere all’impresa algherese 800.000 euro di sgravi fiscali e provvidenze. E non abbia toccato, per rimanere in tema di danni fatti dall’Amministrazione Lubrano all’impresa algherese, l’argomento dell’esclusione dal bando per la infrastrutturazione delle Zone Artigianali per un errore procedurale che ci ha fatto perdere altri 830.000 euro. Ne deriva che il richiamo fatto dalla Lista Lubrano a Cappellacci è del tutto impertinente, così come la menzione di improbabili e inesistenti fondi europei che la Regione dovrebbe stanziare per le Zone Franche Urbane.

La triste conclusione è, comunque, che Alghero ha perso l’ennesima opportunità di crescita e sviluppo, questa volta non per responsabilità diretta di Lubrano, ma nel silenzio di Lubrano e dell’Amministrazione che con una pressante azione di lobbing sui nostri parlamentari avrebbe potuto ottenere il risultato sperato che, invece, ha raggiunto il Sulcis-Iglesiente.

5 Settembre 2013