La Sardegna in vetta alla classifica delle attività legate al gioco
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* IL GIOCO E’ VIETATO AI MINORI DI ANNI 18
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Chissà cosa sarebbe successo se il progetto del casinò Costera del Coral fosse andato in porto.
Perché fino a qualche anno fa, quando anche a Roma erano convinti che per dare un ulteriore impulso al turismo sarebbe stato necessario affiancargli il gioco d’azzardo, ad Alghero e dintorni avevano spesso chiacchierato di aprire una casa da gioco. Anzi, erano state individuate anche le possibili location: l’Ospedale Vecchio, sui bastioni Magellano, oppure il Palazzo dei Congressi, a Maria Pia.
Com’è terminata la vicenda è cosa nota. La politica ha deciso di intraprendere un’altra strada e su questo progetto, come su molti altri sparsi un po’ in tutta la Penisola, è calato un silenzio assordante. In Italia il numero dei casinò è rimasto fermo a quattro, Campione d’Italia, Sanremo, Saint-Vincent, Venezia. Mentre dal 2011 hanno aperto i battenti numerose sale da gioco online col suffisso “.it” (per un’idea di quello che offrono unisciti a NetBet oggi).
Eppure, almeno nell’ultimo anno, la Sardegna ha registrato un boom delle attività legate al gioco.
A testimoniarlo uno studio della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi reso noto sul finire dello scorso mese d’agosto.
Avvalendosi dei dati del registro imprese, primo trimestre 2017 e primo trimestre 2018, i ricercatori hanno fotografato il numero di esercizi sia in termini assoluti che in percentuale. Nel momento in cui scriviamo ne contiamo 11.139 in Italia. Erano 721 in meno nel 2017, per un totale di 10.418. Quindi nel passaggio da un anno all’altro c’è stata una crescita del 6,9%.
Numeri che sembrano impallidire se confrontati con quelli della sola Sardegna.
Nuoro è, difatti, la prima provincia d’Italia per crescita percentuale: +28,6%. Anche Cagliari si piazza sul podio, condividendo la terza posizione con il novarese: +27,3%. E la precede di poco solo il territorio di Vicenza, +27,8. Più staccate le altre due province, con Sassari che registra un +7,2%, mentre Oristano tira il freno a mano calando di un 15,4%.
In termini assoluti le attività legate al gioco sull’intera isola erano 173 nel 2017, mentre quest’anno hanno toccato quota 201 (sono passate da 69 a 74 nel sassarese). E volendo tradurre questi dati in percentuale ci ritroviamo davanti agli occhi un +16,2.
Insomma, quasi dieci punti in più del valore nazionale.
Adesso l’attenzione si sposterà sugli effetti del cosiddetto Decreto Dignità trasformato in legge dello Stato quest’estate. I provvedimenti in esso contenuti, infatti, riguardano anche l’intero settore del gioco d’azzardo.