Due ladri fermati dopo inseguimento sulla Buddi Buddi
Nell'inseguimento, i malviventi si sono disfatti di una borsa, lanciata dal finestrino dell’auto
Nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei reati in genere, nella giornata di sabato, gli agenti della Squadra Mobile, hanno proceduto all’arresto di due pregiudicati sassaresi, un 41enne e un 37enne, per aver opposto resistenza ad un pubblico ufficiale che li stava sottoponendo a controllo.
Il fatto è avvenuto in via Pirandello quando, a seguito della segnalazione di alcuni furti avvenuti in città ed in zone limitrofe, gli agenti erano riusciti ad intercettare una Peugeot 206 verde chiaro, veicolo utilizzato dagli autori dei reati per garantirsi la fuga. In quelle fasi, uno degli agenti della Mobile ha intimato l’alt ai malviventi che dapprima hanno fatto credere di fermarsi, ma una volta in corrispondenza del posto di controllo hanno accelerato e quasi investito l’agente che, grazie alla sua prontezza di riflessi ha evitato che il veicolo lo travolgesse.
I malviventi quindi si sono dati alla fuga in direzione della Buddi Buddi, disfacendosi di una borsa, lanciata dal finestrino dell’auto, successivamente recuperata dagli agenti che li inseguivano. Dopo un inseguimento protrattosi per qualche chilometro, i due malviventi sono stati bloccati e tratto in arresto. Nella borsa recuperata sono stati rinvenuti diversi preziosi ed un notebook, che una volta acceso, ha consentito di risalire alla proprietaria alla quale è stato riconsegnato insieme al resto della refurtiva.
A seguito dell’arresto, sono state effettuate le perquisizioni domiciliari, che hanno permesso di rinvenire presso l’abitazione di uno dei malviventi della sostanza stupefacente, una pistola giocattolo e diversi preziosi, sui quali seguiranno accertamenti sulla loro probabile provenienza illecita. A tal fine si invitano gli utenti che hanno subito furti in appartamento, non solo in città ma anche in provincia, a segnalare a quest’ufficio l’avvistamento dell’autovettura in argomento. I due dopo le formalità di rito, così come disposto dal P.M. di turno presso la Procura del Tribunale, sono portati al carcere di Bancali.