“Il re è nudo”

L'opinione della Dott.ssa Paola Correddu

Ricorderete la fiaba di Andersen “I vestiti nuovi dell’imperatore”, conosciuta anche come “Il re è nudo”? Nel suo adattamento algherese, nella duplice veste dell’imperatore (o re ) vanitoso e dei
due impostori, finti tessitori dell’abito inesistente, c’è il nostro Sindaco. Lui, da ottimo tessitore di trame politiche, si è cucito addosso in questi anni un fantasmagorico ed illusorio vestito dando ad intendere, come il personaggio della fiaba, che solo gli stolti non riescano a vederlo. Così, sempre come nella storia, in verità lui è nudo, e lo sa, ma i cortigiani di turno fanno finta che il vestito esista lodando estasiati la magnificenza del suo abbigliamento. Un esempio? Partiamo da quel 28 aprile 2016 quando ci imbattiamo nel comunicato trionfante del nostro fantasmagorico Sindaco: “Domattina al CIPE la Sassari Alghero, primo lotto. Nuova istruttoria con nuovo tracciato ANAS che prevede minore impatto ambientale, circonvallazione e bretella con aeroporto. Si esprime parere su conformità al PPR. Ho appena sentito Palazzo Chigi e Ministero. Andiamo avanti.

E dire che solo cinque mesi prima, il 6 novembre 2015, la Commissione nazionale per la valutazione di impatto ambientale (Via) aveva bocciato con pesanti osservazioni dal punto di vista paesaggistico e ambientale il progetto di collegamento Sassari – Alghero nel tratto tra la cantoniera Rudas e la circonvallazione della nostra città anch’essa prevista nel progetto.  Per i ministeri dell’ambiente e dei beni culturali del Governo Renzi, cui fanno riferimento gli atti della Commissione di Via, trattandosi di nuova valutazione paesaggistica e ambientale non si può prescindere dalle disposizioni del piano paesaggistico della Regione. La Regione la pensa diversamente, ma poco conta perché non è lei a decidere.

Invece che insorgere, in quello scorcio del 2015, contro i Ministri del Governo Renzi che bloccano la conclusione dell’importane collegamento stradale, lui, accomodante, tratta direttamente con palazzo Chigi, con il Presidente del Consiglio, che lo rassicura promettendo una imminente sanatoria. Quindi via con l’ “andiamo avanti” …..il famoso vestito, ricordate? Il risultato? Il 3 maggio 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico comunica che “il Comitato ha rinviato a nuova istruttoria il perfezionamento del progetto”. Indietro tutta, anche perché il Cipe non poteva certo smentire la commissione di Via che in materia è sovrana.

Da quel 28 aprile ai giorni nostri sono passati poco più di due anni e mezzo e il mondo deve essere cambiato di ben poco se ritroviamo il nostro Sindaco accampato a Rudas, inscatolato con tutta la sua Giunta in un container, a contestare il nuovo Governo nazionale perché intenderebbe modificare il progetto della strada a quattro corsie tra Rudas e Alghero in una strada a due corsie. Ancora una volta la commissione di Via, la stessa del 2015, ha anticipato il suo no al progetto a quattro corsie con una lettera all’Anas del 10 maggio 2018, quando è ancora in carica il governo Gentiloni, con la quale invita l’azienda della strade a presentare entro 30 giorni un progetto di strada non più a quattro corsie ma a due, cosa che la stessa azienda ha fatto il 18 ottobre scorso.

Il re è proprio nudo, anzi lo è più che mai. Si dissolve, davanti alla verità espressa dai documenti inconfutabili che in questi giorni la rete ci pone a disposizioni, quella illusoria e risplendente veste costituita da mille bollicine colorate e scoppiettanti (le bumboglias del primo cittadino) che il Sindaco si è cucito addosso. Gli sono corsi dietro i cortigiani di sempre, come nella storia di Andersen, e i disinformati dalle sue verità distorcenti. Facendo leva sulla buona fede e sulle reazioni emotive della gente, usa il referendum per acquisire il consenso perso nei suoi quattro anni e mezzo di governo, in vista delle prossime elezioni comunali. Come può un referendum cittadino modificare un parere tecnico? E che c’entrano i Ministri grillini dell’Ambiente e dei Beni Culturali tacciati di voler bloccare scientemente la strada a quattro corsie, posto che la lettera della commissione Via è stata firmata lo scorso 10 maggio, quindi venti giorni prima dell’insediamento del nuovo governo?

“Il re è nudo” grida stupito il bambino nella fiaba di Andersen. “Il re è nudo” diciamo noi davanti a cotanta vana gloria e fuorviante opera di disinformazione ed illusione di massa messa in campo dal sindaco ed ora smascherata. “Sono dunque nudo, oibò” dice a sé stesso il sindaco/re/imperatore osservando il suo corpo ignudo rivestito della sola fascia tricolore.

Paola Correddu, 22 Novembre 2018