Archeologia tra ricerca e sviluppo del territorio
L’archeologia può essere uno strumento per sviluppare il turismo? Le esperienze di Petra di Giordania possono essere applicate anche in Italia? E in Sardegna? Saranno questi alcuni degli interrogativi ai quali cercherà di rispondere il convegno internazionale dal titolo “Archeologia, bioarcheologia e beni culturali: rapporto tra ricerca e sviluppo del territorio” in programma a Stintino, dal 13 al 14 settembre, nella sala consiliare. Il meeting sarà l’occasione per mettere a confronto esperti internazionali sull’archeologia, per parlare delle esperienze isolane, nazionali e straniere, di bioarcheologia e archeologia e turismo. Tra gli ospiti l’ambasciatore della Giordania in Italia, Zaid Al Lozi.
Il workshop, appuntamento conclusivo degli “Incontri stintinesi 2013”, si inserisce all’interno del progetto di valorizzazione culturale e ambientale del Nord Ovest Sardegna che il comune di Stintino sta portando avanti già dallo scorso anno. Un progetto che ad agosto dello scorso anno ha visto coinvolti nella firma di un protocollo di accordo numerosi enti pubblici (Comuni di Stintino, Sorso, Porto Torres, Castelsardo, la Direzione generale della Soprintendenza per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna e l’Agenzia regionale per la Conservatoria delle coste), parchi del Nord Ovest Sardegna (Parco dell’Asinara e Parco di Porto Conte,) e l’Ateneo turritano con l’obiettivo di creare una rete tra istituzioni per la promozione del territorio.
Prosegue quindi l’attività del piccolo comune costiero (capofila del progetto) che già a giugno è stato al centro di un meeting internazionale sull’ambiente e il turismo, al quale hanno preso parte l’ambasciatore del Libano in Italia e i rappresentanti di comuni del piccolo stato del Medio Oriente, oltre a delegazioni della Corsica, Spagna, Grecia, Serbia e Giordania. Un incontro che ha coinvolto i paesi dell’area vasta del sassarese in un confronto sui delicati temi dell’ambiente, dell’acqua, dell’energia, della gestione dei rifiuti, dei parchi e del turismo sostenibile. Ecco allora che la nuova iniziativa si inserisce all’interno di quel progetto con la convinzione che soltanto con l’unione di territori si possa far fronte alle sfide del futuro, dare risposte nel settore dell’ambiente, dell’agricoltura, del turismo e alla popolazione.
Il convengo si aprirà venerdì 13 settembre alle ore 9,30, nella sala consiliare, con i saluti del primo cittadino di Stintino Antonio Diana, del rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino, del soprintendente per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro Marco Edoardo Minoja, dell’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia, dell’assessore alla Cultura della Provincia di Sassari Daniele Sanna e dell’ambasciatore del Regno di Giordania in Italia Zaid Al Lozi. Sono quindi previste nell’arco della prima giornata una serie di conferenze magistrali, forum su Mont’e Prama tra passato e futuro, sugli scavi archeologici in Sardegna e sulle esperienze archeologiche italiane all’estero. Sabato 14 settembre, invece, a partire dalle ore 9 sono previste sessioni su “Il Museo che crea conoscenza”, “bioarcheologia” e il forum pomeridiano su Petra, Giordania: un modello di archeologia e turismo.
I lavori si concluderanno alle 17 con la tavola rotonda su “archeologia, beni culturali e territorio” che metterà a confronto sindaci e istituzioni. Il convengo si terrà in italiano e inglese e potrà essere seguito in streaming sul sito www.andreabazzoni.it. Il convegno è organizzato dal Comune di Stintino e dal Centro studi sulla civiltà del mare e ha ottenuto il patrocinio dell’Università di Sassari, oltre al contributo della Fondazione Banco di Sardegna, Camera di commercio del Nord Sardegna e Banca di Sassari.