“Non ci curiam di loro”
L'opinione di Franca Carta, consigliera comunale
Un blitz strumentalmente politico, un volgare strappo istituzionale, una caduta di stile incomprensibile, un’offesa a chi dal 18 novembre scorso porta avanti una battaglia per far si che la 4 corsie non diventi l’ennesima incompiuta italiana. Rudas é un simbolo, Rudas ha acceso i riflettori su un tema che interessa non solo Alghero, non solo gli algheresi, ma una buona parte del territorio sardo del Nord ovest. Rudas da subito é stato sito di incontro e confronto, chiunque ha potuto firmare e a nessuno é stata chiesta la tessera di partito, perché quando un servizio è pubblico e indispensabile per una comunitá non può essere ne di destra ne di sinistra.
Da Rudas é partita la raccolta firme e sono passati a centinaia tutti coloro che hanno scelto di intraprendere un percorso collettivo per rivendicare un diritto alla sicurezza e allo sviluppo economico di un territorio che non vuole abbassare la testa. La raccolta firme continua ed è lo strumento che ci consente di esprimere un desiderio Comune. In molti ci chiedono di continuare a far sentire forte la voce del dissenso nei confronti di quei pochi e poche che decidono in barba ai bisogni di una comunitá, di un territorio.
Voler piantare delle bandiere politiche è un gesto di dileggio e di disprezzo di una volontà comune. Sfruttare una battaglia di tutti per attaccarsi delle medagliette, mostrare di avere a cuore la buona qualità di vita e la sicurezza dei cittadini solo per un pugno di voti, sono soltanto gesti che ancor di più allontanano i cittadini dalla politica seria, quella che mira solo a incontrare i bisogni delle persone. Trasformare un luogo di tutti in una sorta di ring solo per avere qualche minuto di visibilità è vile, per me incomprensibile, un atto da condannare. Continuiamo la disobbedienza civile e quindi ancora una volta vorrei chiedere a chi generosamente ci ha sostenuto e ci sostiene di perseverare. Non ci curiam di loro (libera alterazione popolare del verso dantesco)!