“Lampedusa”, la grande prosa ad Alghero e Ozieri
Sguardi sul Mediterraneo – di oggi e di ieri – con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano protagonisti di “Lampedusa” del drammaturgo britannico Anders Lustgarten in scena domenica 17 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero e lunedì 18 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri per la Stagione de La Grande Prosa 2018-19 firmata CeDAC nell'ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Focus sul dramma dei profughi e sulle moderne migrazioni di popoli con “Lampedusa” di Anders Lustgarten – nella mise en scène di BAM Teatro con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano per la regia di Gianpiero Borgia – in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC: la pièce, incentrata su fondamentali questioni etiche e sul ruolo e le responsabilità della politica davanti ad una tragedia epocale, sarà in cartellone domenica 17 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero e lunedì 18 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri per la Stagione de La Grande Prosa 2018-19 nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Sotto i riflettori una delle più interessanti e versatili attrici del cinema italiano, Donatella Finocchiaro icona della bellezza mediterranea, capace di spaziare dai toni grotteschi della commedia ai films d’autore, dal folgorante “Angela” di Roberta Torre a “L’Accabadora” di Enrico Pau, tra “Viaggio Segreto” di Roberto Andò e “Terraferma” di Emanuele Crialese, “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio e “Assolo” di Laura Morante, fino al mondo virtuale di “Youtopia” e “Capri-Revolution” di Mario Martone – accanto al pathos di personaggi come “La ciociara” nella trasposizione teatrale di Roberta Torre.
Nel ruolo di un novello “pescatore di uomini” Fabio Troiano – volto noto del grande e del piccolo schermo, con solida formazione teatrale – alterna gli impegni televisivi, dagli esordi nella “Melevisione” a “Camera Café”, alle varie edizioni di R.I.S. e “Squadra antimafia” e programmi come “The Voice of Italy”, “Mistero Adventure” e “Caduta libera!”, al cinema con “Santa Maradona”, “Dopo mezzanotte”, “A/R Andata + Ritorno” e “Giorni e Nuvole”, agli spettacoli teatrali ai videoclip (“Cosa vuoi che sia” di Luciano Ligabue).
“Lampedusa” – produzione di BAM Teatro con Artisti Associati e Mittelfest 2017, si interroga su un argomento delicato e scottante, di terribile attualità, da un’inedita prospettiva d’oltre Manica, quindi con quella necessaria “distanza” dai problemi concreti e dagli eccessi emotivi che consente di analizzare gli eventi senza lasciarsi travolgere – ma anche senza rinunciare ad una sana indignazione morale. In un crocevia di storie ed esistenze, la pièce mostra una fotografia impietosa di una terra di confine, l’estremo baluardo dell’Occidente e approdo privilegiato per gli scafisti, uno spazio simbolico, reale e metafisico, evocato dalle scenografie firmate Alvisi+Kirimoto – come i costumi che rimandano a una vaga e indefinita “contemporaneità” nell’era della globalizzazione – e scolpito dalle luci di Stefano Valentini mentre le musiche originali di Aleph Viola sottolineano i momenti significativi di un’opera che parla – nonostante tutto – di speranza e fiducia nell’umanità.
In una narrazione a due voci, attraverso lo sguardo dei due protagonisti – una giovane immigrata di seconda generazione che è riuscita ad integrarsi e lavora come esattrice per mantenersi agli studi e un pescatore che si guadagna da vivere recuperando i corpi delle vittime dei naufragi – emergono le contraddizioni di una civiltà al tramonto, con le cronache quotidiane di una crudele guerra tra poveri in un contesto globale.