Abbanoa collega nuova condotta in via Giovanni XXIII
Martedì ad Alghero sarà attivato un nuovo tratto delle reti appena realizzate. Investiti 2,5 milioni di euro per rifare quasi 3,5 chilometri dicondotte primarie al servizio del centro abitato. L’intervento sarà eseguito tra le 8 e le 19: fascia oraria in cui si verificheranno interruzioni dell’erogazione nelle zone di via Sant’Agostino, Mercede e nel centro storico.
Entra in funzione un ulteriore tratto della nuova condotta in viale Giovanni XXIII. Martedì 26 febbraio 2019 le squadre di Abbanoa procederanno con i collegamenti delle reti realizzate anche nel tratto in prossimità dell’incrocio con via XX Settembre. L’intervento sarà eseguito tra le 8 e le 19: fascia oraria in cui si verificheranno interruzioni dell’erogazione nelle zone di via Sant’Agostino, Mercede e nel centro storico.
Nuove condotte. La vecchia condotta colabrodo di viale Giovanni XIII era l’emergenza numero uno dell’intera rete idrica cittadina: più di 50 riparazioni all’anno, un volume d’acqua disperso elevatissimo, infiltrazioni negli edifici circostanti e continue sospensioni dell’erogazione a causa dei frequenti guasti. Abbanoa sta procedendo alla sostituzione integrale della vecchia tubatura in acciaio con una nuova condotta in ghisa sferoidale, materiale che garantisce la migliore tenuta, per una lunghezza di quasi un chilometro. L’intervento rientra nel maxi appalto da due milioni e mezzo di euro finanziato con i fondi Cipe 27 destinati a interventi strategici nel settore idrico-potabile. Ad Alghero Abbanoa sta sostituendo integralmente l’”anello” di distribuzione dell’acqua potabile al servizio della città. Si tratta di una serie di condotte che vanno dal lungomare Barcellona proprio fino a viale Giovanni XXIII attraversando le vie Spano, Logudoro, Sebastiano Satta, Mazzini e Porrino.
La città di Alghero è inserita anche nei primi trenta Comuni della Sardegna dove si sta attuando il programma di ingegnerizzazione delle reti idriche. Si tratta di un modello innovativo basato sull’azione combinata di misure di campo, studi specialistici sull’assetto di rete, regolazioni e progressivi interventi strutturali sugli asset. Il processo di ingegnerizzazione si svolge a partire da un’indagine sulla rete ammalorata con installazione di misuratori portatili per l’esecuzione di prove idrauliche diurne e notturne e con ispezioni mirate per la localizzazione delle perdite. A tale fase segue la diagnosi, ovvero la definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento della rete, con successivi rilasci di prescrizioni sempre più evolute e dettagliate per le soluzioni tecniche ottimali da adottare, tra le svariate combinazioni possibili, al fine di efficientare la rete dal punto di vista idraulico, energetico e gestionale.
Lotta alle perdite. Gli oltre 76 chilometri di condotte della città saranno dotate di apparecchiature all’avanguardia per gestire portate e pressioni. L’obiettivo è abbattere drasticamente il tasso di dispersione delle reti idriche che prima dell’avvio degli interventi si attestava a circa il 70 per cento dell’acqua immessa. Alghero è servita dal potabilizzatore di Monte Agnese che tratta ogni anno più di undici milioni di metri cubi d’acqua proveniente soprattutto dal Coghinas più un’integrazione dall’invaso del Cuga nei periodi di maggiore consumo. L’abbattimento delle perdite idriche consentirà un notevole risparmio non solo di acqua, ma anche dei costi per potabilizzarla e distribuirla in rete.