Gianni Cherchi scrive a Solinas: “modifichiamo la legge elettorale”
Il coordinatore regionale del Centro-nord Sardegna dell’Unione popolare cristiana scrive una lettera al neo governatore della Regione Sardegna
Gianni Cherchi, coordinatore regionale del Centro-nord Sardegna dell’Unione popolare cristiana, canditato alle recenti elezioni regionali, ha inviato una lettera aperta al neo governatore della Regione Sardegna, Christian Solinas, e al presidente del Consiglio regionale (non ancora nominato), per proporre una modifica all’attuale legge elettorale regionale. La riportiamo integralmente.
Signori presidenti, nella mia qualità di coordinatore regionale Centro-nord Sardegna dell’Unione popolare cristiana, mi permetto di augurare buon lavoro a voi ed alla nuova Assemblea regionale sarda che è in procinto di insediarsi. Nella circostanza, desidero sottoporre alla vostra attenzione, un problema organizzativo e di sostanza che queste recenti Elezioni regionali hanno evidenziato in maniera eclatante, ovvero le enormi difficoltà nell’esprimere il voto per gli elettori e di effettuazione dello scrutinio da parte dei presidenti e scrutatori nei seggi elettorali. La spropositata grandezza dell’unica scheda elettorale in cui dovevasi, con la possibilità del voto disgiunto, esprimere contestualmente la scelta del presidente della Regione, del partito e le preferenze anche di genere, hanno rallentato per giorni lo scrutinio, prestando il fianco alla derisione da parte di importanti organi di stampa nazionale per il farraginoso sistema elettorale regionale sardo che, dopo moltissimo tempo, non riusciva a fornire dati certi su vincitori e sconfitti. Eppure, questa tornata elettorale, doveva principalmente stabilire l’elezione di uno dei sette candidati a presidente della Regione e, di conseguenza, trascinare con esso i componenti del Consiglio regionale, la cui maggioranza sarebbe scaturita dal vincitore eletto presidente.
Al contrario, abbiamo assistito a vere e proprie “battaglie” tra i presidenti dei seggi ed i vari rappresentanti di lista, interminabili discussioni sull’attribuzione dei voti nella scheda, con conseguente allungamento a dismisura dei tempi dello spoglio, lasciando sul “campo” almeno 15mila voti nulli e tantissimi contestati, da cui deriveranno inevitabilmente dei ricorsi. Inoltre, a tutt’oggi, vi sono numerosi seggi in cui non è dato sapere l’esito elettorale per l’impossibilità di ultimare lo scrutinio. Fatte queste doverose premesse, pur ritenendo utile e necessario mantenere il voto disgiunto e la preferenza di genere sanciti dalla Legge regionale statutaria del 12 novembre 2013 n.1, basterebbe apportare una semplice modifica, ovvero: doppia scheda: una per l’elezione del Presidente e l’altra per la preferenza a partiti e candidati; doppia urna: una per depositare la scheda per il presidente e l’altra per partiti e candidati; spoglio: in primis dell’urna contenente le schede elettorali per l’elezione del presidente e, successivamente, per l’altra. Con questa modifica, potremmo conoscere il nome del presidente eletto in pochissimo tempo e daremmo a tutta Italia una migliore immagine di efficienza della nostra Regione. Nella circostanza, vorrei segnalare l’urgenza di analoga modifica anche per le prossime Elezioni comunali, ormai imminenti, in cui emergeranno, come in passato, le medesime difficoltà di scrutinio simili alle Elezioni regionali. Mi auguro che questo mio contributo propositivo venga preso nella giusta considerazione.