Alghero, un violino decorato al Museo Casa Manno
La donazione, promossa dal Comitato Promotore Club per l’Unesco di Cremona presieduto dal prof. Fabio Perrone, vuol essere un omaggio a Giuseppe Manno, politico, storico, giurista, letterato e musicista
Giuseppe Manno. Un uomo poliedrico: politico, storico, giurista, letterato, musicista. Una storia d’altri tempi che merita di essere ricordata. Le celebrazioni per il 150° anniversario della sua scomparsa sono iniziate al museo Casa Manno di Alghero il 12 maggio 2018 con la mostra “Il Conservatore” di Roberta Filippelli e a cura di Mariolina Cosseddu, e si concluderanno il 17 maggio alle ore 18 presso la Sala di rappresentanza del Comune di Alghero (Palazzo Civico, via Columbano n. 6) con la donazione al museo Casa Manno di un violino ottocentesco decorato con lo stemma araldico del barone Giuseppe Manno. La donazione, promossa dal Comitato Promotore Club per l’Unesco di Cremona presieduto dal prof. Fabio Perrone, vuol essere un omaggio all’uomo algherese e soprattutto al musicista che fu. Il Manno, infatti, iniziò a suonare il violino a Cagliari quando studiò presso il Collegio dei Nobili (ora Convitto Nazionale) e restò intimamente legato allo strumento fino alla sua dipartita. Scrisse Giovanni Siotto Pintor nella sua Storia della vita di Giuseppe Manno che il magistrato algherese “nella età grave continuò a studiare, scrivere, operare. Soltanto il violino, vecchio e derelitto amico, anneghittiva mutolo nella sua villa di Chieri. Appena qualche volta nelle divagazioni autunnali era da lui risuscitato a rammentare antiche melodie.”
Il Manno non si separò mai dal suo violino che gli tenne compagnia fino alla fine dei suoi giorni e che, con molta probabilità, gli dava conforto e qualche motivo di distrazione dalle questioni professionali. Se la mostra “Il Conservatore” ha voluto sottolineare la figura del grande storico, politico ed intellettuale algherese in chiave contemporanea, indagando la personalità di Manno nei suoi aspetti intimi e familiari prima della sua definitiva partenza per Cagliari e poi per Torino, la donazione del violino decorato vuol essere un simbolico “ritorno” del violino del Manno nell’amata Alghero. Lo strumento originale del Manno non è stato rinvenuto così il Comitato Promotore Club per l’UNESCO di Cremona ha proposto la donazione al Museo algherese di uno strumento ottocentesco decorato con lo stemma araldico del Manno che possa far “ricordare” ai visitatori del museo anche questo particolare non trascurabile della formazione cagliaritana del Manno e soprattutto di come il violino rappresentò per Manno, come scrive lui stesso, il grimaldello buono ad aprire tutte le serrature principalmente nel primo grado della scalea professionale. È noto che Carlo Felice rimase impressionato, durante un concerto cagliaritano, dalla bravura e soprattutto dal coraggio che Giuseppe
Manno, quattordicenne, mostrò esibendosi in pubblico. Dopo qualche anno, terminati gli studi in giurisprudenza, Carlo Felice chiamò il Manno come segretario personale ed iniziò così la lunga ed onorata carriera nello Stato Sabaudo. Lo stesso Manno ricorda: «Il Principe, nella prima udienza datami in tal qualità preso meco un contegno più confidenziale di quello dapprima usatomi, dissemi fra altre parole di benigno incoraggiamento, ch’egli ricordava ancora la quasi fanciullesca mia comparsa nell’orchestra delle monache della Purissima. Non è a dire, io pensi aver quell’orchestra alcuna attinenza col mio segretariato di gabinetto. Era troppo grave il campito, perché vi potesse entrare la musica. Tuttavia il violino fu allora ricordato».
Un secondo violino, costruito dall’Accademia Liuteria Piemontese di Torino, sarà donato sempre tramite la Fondazione Siotto di Cagliari, al Convitto Nazionale di Cagliari (ex Collegio dei Nobili) dove Manno studiò. Se da una parte il violino ottocentesco destinato a Casa Manno desidera mantenere viva e rinnovare la storia dell’uomo e la memoria musicale dell’illustre algherese, dall’altra la produzione di un violino moderno realizzato a Torino, città dove il Manno operò e trascorse buona parte della sua esistenza, e donato al Convitto Nazionale di Cagliari dove il Manno studiò, vuole offrire in chiave moderna una occasione per creare un nuovo legame tra città distanti (Alghero, Cagliari, Cremona e Torino) ma accomunate dal fil rouge “Manno”.
Accanto al Comitato Promotore per il Club per l’Unesco di Cremona e all’Accademia Liuteria Piemontese di Torino hanno operato con grande impegno e supporto il Comitato Sardo Celebrazioni Grandi Eventi, la Fondazione “Siotto” e il Convitto Nazionale di Cagliari, Casa Manno e il Rotary Club di Alghero, l’Academia Cremonensis, la Fondazione Lucchi e l’ADAFA di Cremona oltre a molti gli altri partners tecnici che hanno consentito la buona riuscita del Progetto. Interverranno Mario Bruno, Sindaco di Alghero; Gabriella Esposito, Vicesindaco di Alghero e Assessore alla Cultura
Francesco Scoppola, Direttore generale educazione e ricerca Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Aldo Accardo, Presidente Fondazione “Siotto” di Cagliari; Fabio Perrone, Presidente C.P. Club per l’UNESCO di Cremona; Margherita Lendini, Presidente Rotary Club Alghero.