Turismo, inizio di stagione stentato: i dati del mese di maggio

“A non lasciare tranquilli – dichiara il Presidente Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari Stefano Visconti- è l’alta percentuale di strutture ricettive che presentano all’indice di occupazione il segno meno rispetto alla stessa rilevazione dell’anno precedente

Gli albergatori iscritti alla Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari, 94 esercizi su 110 totali operanti in provincia, temevano un inizio stagione stentato, in linea col ritardo delle prenotazioni che si poteva riscontrare già nel mese di febbraio. A questo punto, non certo inattesa, arriva la conferma sui dati consuntivi del mese di maggio appena trascorso. Hanno partecipato alla rilevazione, condotta a campione dal centro studi Confcommercio di Via Pascoli a Sassari, 32 strutture ricettive alberghiere tra le più significative in termini di apporto camere sul mercato. Tant’è che sono stati campionati 4.596 posti letto giornalieri per un totale mensile di 140.274, gli arrivi nazionali sono stati 9.219 per 16.762 presenze, mentre gli arrivi internazionali sono stati 13.146 per 39.121 presenze.

L’indice di occupazione letti per il maggio 2019, ottenuto dal rapporto tra le presenze totali campionate e i posti letto disponibili totali si è fermato al 39,84% contro il 42,44% dell’omologo mese dell’anno trascorso. Una perdita secca di 2,6% di per sé non troppo preoccupante nell’entità, ma da non trascurare per come si è generata. Ad Alghero l’indice di occupazione letti è stato del 47,66% contro il 48,88%, certificando un arretramento di 1,22%, mentre nell’area del Golfo dell’Asinara (Stintino, Castelsardo, Sorso, Valledoria, Porto Torres e Sassari) l’indice di occupazione letti si è inchiodato al 30,08% contro il 31,71% del 2018, incasellando una perdita di 1,63%.

“A non lasciare tranquilli – esordisce il Presidente Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari Stefano Visconti- è l’alta percentuale di strutture ricettive che presentano all’indice di occupazione il segno meno rispetto alla stessa rilevazione dell’anno precedente: sono 17 su 32, mentre portano il segno più le restanti 15. Delle strutture ricettive che peggiorano le proprie performance, il 7% perde più del 10% in termini di occupazione, per coloro i quali migliorano le proprie occupazioni sempre rispetto al maggio 2018, solo il 5% cresce più di 10%”.

In merito alle motivazioni più plausibili a giustificazione dei risultati deludenti del mese di maggio, il Presidente Visconti, sentiti i colleghi, non ha dubbi. “L’influenza negativa del meteo instabile si è fatta sentire, visto il numero sopra media di cancellazioni sottodata, tipiche di quando il sole non brilla. In più, il riposizionamento dei Tour Operator tradizionali su altre destinazioni come sud est Europa e parti del Nord Africa, complice le migliori tariffe all’acquisto del pacchetto vacanza e il minor costo della vita presso quelle destinazioni ha fatto il resto.”

In effetti, su base media, ciò che risulta mancare in questo inizio di stagione sono proprio i clienti portati nel Nord Ovest dell’isola dai grandi T.O. internazionali. “Da una verifica del venduto sugli O.T.A. come ad esempio Booking.com ed Expedia, soprattutto ad Alghero il segno è lievemente positivo – continua il Presidente Visconti – cosi come è positivo il riscontro avuto dal turismo congressuale. Mancano effettivamente le produzioni garantite dal cliente individuale di agenzia, scoraggiato all’acquisto dai fattori sopra esposti”.

E’ un segnale chiaro di una inversione di tendenza in atto già dal 2018, ma oggi conclamatasi inequivocabilmente. “In Turchia, ciò che in Sardegna si acquista con un euro si porta a casa con 0,30 centesimi, i trasporti – prosegue Stefano Visconti- sono agevolati con politiche di incentivazione da parte dello Stato che riconosce ai T.O. che organizzano charter premialità volte all’azzeramento del loro costo, le strutture ricettive sono di recente realizzazione e dotate di tutti i comfort che la modernità dei fabbricati possa garantire. Non è diverso in Grecia, in Egitto, in Tunisia.” La lotta con questi competitor è impari, sia dal punto di vista della qualità del prodotto, che da quella del prezzo.

“Servirebbero politiche di incentivazione per le strutture ricettive che volessero ammodernare i propri fabbricati, sullo stile del Tax Credit voluto dal Governo nazionale precedente a quello in carica, magari a patto di rinunciare alla distribuzione degli utili, da investire in azienda. Misure strutturali, ricorrenti e non una tantum, che darebbero fiducia agli imprenditori immettendo nei loro alberghi qualità e comfort di alto livello.”

Poi, un occhio all’accessibilità all’isola, ancora troppo penalizzata da un sistema di trasporti da migliorare. “E’ nota l’incidenza dell’acquisto dei biglietti di nave e aereo per raggiungere l’isola sul costo del pacchetto turistico, altra pesantissima zavorra che la concorrenza sopporta in misura inferiore.” Le previsioni per giugno non fanno tornare il sorriso all’albergatore e ai suoi iscritti. “Per ora – conclude il presidente Visconti- il ritardo nelle prenotazioni è evidente, la prima decade è comunque sotto le aspettative e purtroppo non sembrano intravedersi margini per un recupero di quanto finora perduto”.

15 Giugno 2019