La visita del Papa che ama stare con gli umili e i sofferenti
Arriva finalmente in Sardegna il tanto atteso Papa Francesco. Il quarto Papa, dopo Paolo VI nel 1970 in occasione del sesto centenario dell’arrivo straordinario della cassa contenente la statua della Madonna di Bonaria. Seguirono nel 1985i tre giorni di Papa Wojtyla che durante il suo viaggio apostolico nell’isola si recòda Cagliari a Iglesias tra i minatori del Sulcis, ad Oristano Nuoro e Sassari. Nel settembre del 2008 , in occasione del 1° Centenario della intitolazione alla Madonna di Bonaria a Patrona dell’Isola, fu Benedetto XVI a portare il suo sostegno al popolo Sardo. Con l’arrivo di Papa Bergoglio la Sardegna alimenta ancor più l’orgoglio di aver meritato le attenzioni di ben quattro pontefici, come unica regione italiana, nella sfortuna della criticità economica e occupazionale, ad aver meritato tanto privilegio. Con questa visita nell’isola di Sardegna Papa Francesco ha praticamente inaugurato le visite pastorali che lo vedranno impegnato nelle varie regioni Italiane.
Dall’aeroporto di Elmas, giunto come da programma alle 8 e 15, inizia il percorso della scorta verso Cagliari, in un un viaggio che da subito comincia a rivelare il perché dell’affetto della folla plaudente nei riguardi di un papa che coglie sempre occasione per dimostrare tutta la sua vicinanza alla gente, affacciandosi e sporgendosi dall’auto per dare un inaspettato ‘cinque’ ai fedeli in attesa sin dalle prime ore del mattino. All’ingresso in città, in viale Monastir, Papa Francesco è salito sulla Papa Mobile seguito dal corteo lungo due ali di folla verso verso via Roma e Largo Carlo Felice. Contrariamente al solito protocollo dei politici innanzi a tutti , Papa Francesco ha dedicato l’attenzione al mondo del lavoro ascoltando un operaio , un’imprenditrice e un pastore. Per Lui un simpatico regalo artigianale : una ‘bertula’ tipica del mondo agro-pastorale isolano con dentro una lettera-manifesto della condizione del popolo sardo.
“Caro Papa Francesco, con la crisi è cresciuta la disoccupazione. In Sardegna quasi metà della popolazione ha un reddito sotto la soglia di povertà relativa ed assoluta. La ringraziamo perché la sua voce costituisce una continua sollecitazione affinché i responsabili della cosa pubblica abbiano attenzione per i poveri e gli ultimi”.
Solo dopo, nel piazzale antistante la Basilica di Bonaria, il saluto delle autorità: il presidente della Regione Ugo Cappellacci e il sindaco Massimo Zedda. Poi la Papale Benedizione per i malati sistemati nel sagrato esterno. Ad un gruppo ristretto di 400 malati. in carrozzella, è stato riservato un posto all’interno della Basilica. Alle 10.30 è iniziata la Santa messa con l’omelia del Pontefice e la preghiera di Papa Francesco unitamente alla folla orante nella speranza che possano essere ascoltate dal Padreterno Misericordioso le invocazioni accorate.
“Signore Dio, guarda questa città, questa Isola, guarda le nostre famiglie. Signore, a te non è mancato il lavoro. Hai fatto il falegname, eri felice. Signore, ci manca il lavoro. Gli idoli vogliono rubarci la dignità. I sistemi vogliono rubarci la speranza. Signore, non lasciarci soli, aiutaci ad aiutarci tra noi. Fa che dimentichiamo un po’ l’egoismo e sentiamo nel cuore, in noi, di voler andare avanti. Signore Gesù, dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro. E benedici tutti noi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Grazie e pregate per me”.
Dopo la Benedizione ai fedeli il trasferimento per il Pranzo con i Vescovi della Sardegna presso il Pontificio Seminario Regionale.
Alle 15,00 il primo appuntamento pomeridiano con il mondo della povertà e dell’emarginazione sociale: all’interno del Duomo Papa Francesco incontrerà i carcerati di Buoncammino, del carcere minorile di Quartucciu e una rappresentanza delle associazioni di volontariato, guidate dalla Caritas diocesana. Dal rione di Castello il trasferimento verso la facoltà Teologica pontificia della Sardegna dove il Papa, rivolgerà un messaggio al mondo della cultura e della scienza. Il corteo proseguirà infine verso il Largo Carlo Felice dove Papa Francesco incontrerà i giovani accorsi all’evento conclusivo “Getta le tue reti”. Il viaggio riporterà Papa Francesco all’aeroporto per la partenza in aereo alle ore 18.30