Sanità, si valuta la riapertura del presidio per le malattie rare per il Nord Sardegna
Incontro tra l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e il sindaco di Berchidda e presidente della comunità montana del Monte Acuto, Andrea Nieddu.
Riapertura del presidio di assistenza medico specialistica per le malattie rare nel Nord Sardegna e copertura dei posti vacanti per medici di Medicina generale nei comuni di Berchidda, Monti e Oschiri. Sono questi i temi al centro dell’incontro che si è tenuto ieri mattina tra l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e il sindaco di Berchidda e presidente della comunità montana del Monte Acuto, Andrea Nieddu. “Un’occasione – spiega l’assessore regionale – per un confronto su alcune tematiche specifiche che riguardano il territorio del nord dell’isola. In particolare valuteremo attentamente la possibilità di riaprire il presidio per le malattie rare per il Nord Sardegna. Un servizio di cui potrebbero beneficiare i circa seicento pazienti che per le cure, oggi, devono obbligatoriamente spostarsi su Cagliari”. Per gli specialisti di Medicina generale nel bacino dei tre Comuni del Monte Acuto l’assessore ha rassicurato: “verificheremo le criticità emerse nel corso dell’incontro e daremo risposte nel rispetto dei diritti dei cittadini”.
Un incontro positivo secondo il primo cittadino di Berchidda: “Da tempo il Nord Sardegna non ha più un centro per l’assistenza dei pazienti con malattie rare. Abbiamo indicato all’assessore che sarebbero sufficienti un medico e un infermiere per riattivare il servizio ed evitare quello che oggi rappresenta un disagio per i pazienti che dal centro-nord Sardegna si vedono costretti a raggiungere Cagliari”. Il sindaco prosegue: “Per la copertura delle sedi di medicina generale abbiamo chiesto che vengano rispettati i termini della pubblicazioni delle graduatorie come stabilito nell’accordo nazionale. Nel portare le istanze del territorio, ho comunicato all’assessore Nieddu piena disponibilità e collaborazione, nell’interesse dei cittadini, non solo quelli che vivono nel nostro comprensorio. È urgente coprire ancora la sede vacante del 2015 e del 2018 a Berchidda-Oschiri-Monti. Sempre sugli ambiti territoriali sollecitiamo la revisione dei criteri per la loro individuazione, tenuto conto delle caratteristiche specifiche dei territori”.