Alghero alla Fiera di Calella, opposizione all’attacco

"Il sindaco dovrà farci sapere quali siano state le ragioni determinanti la scelta dei settori rappresentati e sulla base di quale logica è stata fatta la scelta dei componenti delle delegazioni, tale da rendere effettivo il criterio di democrazia partecipativa e di pari opportunità apparentemente proprio dell’attuale Amministrazione"

“La partecipazione di Alghero alla fiera di Calella, rinomata cittadina turistica spagnola della costa Brava-Maresme, presenta diversi punti non chiari”. I gruppi di opposizione in Consiglio Comunale, Per Alghero, PD, Futuro Comune, Movimento Cinquestelle e Sinistra in Comune, hanno presentato un’interrogazione dove chiedono al sindaco Mario Conoci di chiarire diversi passaggi che hanno causato malumori in città.

“Innanzitutto – si legge in una nota a firma di Gabriella Esposito, Gerolamo Pietro Sartore e Mario Bruno ( Per Alghero ), Ornella Piras e Raimondo Cacciotto (Futuro Comune), Roberto Ferrara e Graziano Porcu (Movimento Cinquestelle) e Valdo Di Nolfo (Sinistra in Comune) –  quali siano stati i criteri di scelta delle imprese, delle persone fisiche e delle associazioni che compongono la delegazione algherese.  Il programma dell’evento prevede la partecipazione di una serie di soggetti titolari di attività economiche, culturali e sociali del territorio di Alghero e che nella delegazione e tra i soggetti partecipanti vi sono anche realtà economiche che non hanno sede nel Comune di Alghero a discapito di molte imprese e realtà culturali e associative che pure avrebbero titoli per rappresentare la Città”.

“Il sindaco – proseguono i consiglieri – dovrà farci sapere quali siano state le ragioni determinanti la scelta dei settori rappresentati e sulla base di quale logica è stata fatta la scelta dei componenti delle delegazioni, tale da rendere effettivo il criterio di democrazia partecipativa e di pari opportunità apparentemente proprio dell’attuale Amministrazione; dovrà chiarire quali siano stati i motivi che hanno indotto l’Amministrazione a precludere diverse realtà associative, economiche e culturali dalla esperienza in terra catalana. I firmatari chiedono anche di conoscere i costi e le delibere di
riferimento” – concludono i consiglieri di minoranza

25 Settembre 2019