“Dov’è finito il Movimento 5 Stelle?”

L'opinione di Vittorio Guillot

Quando lessi il libro ‘Il grillo canta sempre al tramonto ’, di Grillo, Casaleggio e Fò, ebbi delle fortissime perplessità sulla ‘democrazia diretta tramite web’, decantata dal M5S. Così posi a certi ‘pezzi grossi’ del Movimento alcune domande per avere dei chiarimenti .Le mie domande, sebbene ripetute, non ebbero alcuna risposta ma la cosa non mi meravigliò affatto , tanto era evidente che quella ‘democrazia diretta’ non era affatto realizzabile. Ciò tutto sommato, mi dispiacque e mi deluse perché anche io, come tanti simpatizzanti di quel Movimento, desideravo, e continuo a desiderare, una profonda riforma delle Istituzioni che abbatta il sistema partitocratico che sta distruggendo l’Italia. Leggo, ora, un altro libro: ‘Il metodo Casaleggio’ e le mie convinzioni vengono ampiamente confermate: la democrazia tramite web è senz’altro diretta … ma è diretta dalla azienda privata ‘Casaleggio & Associati’.  Infatti ogni attività del M5S è affidata alla gestione di quella azienda che, come tutte le aziende di questo mondo, mira a fare profitti. La Casaleggio & A. i suoi profitti li fa con le consulenze con cui suggerisce ai suoi clienti come fare buoni affari. Ed i suoi clienti non sono di poco conto, dato che tra loro figurano Banca Intesa e Poste Italiane. Già questo fatto mostra, a mio avviso, un evidente conflitto tra gli interessi pubblici, che dovrebbero essere curati da un partito che ha la maggioranza politica in Parlamento, e gli interessi privati degli altri, potentissimi, clienti della azienda. A ciò si aggiunga che l’amministratore della Casaleggio & A., il signor Davide Casaleggio, non solo ‘ufficialmente’ non ha alcuna carica nel M5S ma non ricopre alcuna carica elettiva! Di conseguenza non è soggetto ad alcun controllo amministrativo. Ciò è assurdo, da un punto di vista democratico, tanto più che, in quanto fondatore, è anche l’unico presidente della ‘Associazione Rousseau’, creata per ‘Promuovere lo sviluppo della democrazia diretta e coadiuvare il M5S’. A questa Associazione, tenete ben presente, lo statuto del M5S affida nientepopodimenoche le funzioni di amministrare i processi democratici e la anagrafica del partito.

Chiedo ai due amici che mi leggono, che democrazia, diretta o non diretta, può assicurare una organizzazione che affida e concentra poteri così grandi in una persona inamovibile dalle sue posizioni di predominio? Posizione dominante se pensiamo che, stando alle regole del M5S, solo Grillo e Casaleggio possono nominare i membri dell’Ufficio Comunicazioni dei suoi gruppi parlamentari. Capito? Due soggetti non eletti da nessuno gestiscono addirittura la comunicazione dei parlamentari grillini, che sono i rappresentanti del popolo italiano, pagati con le nostre tasse! Considerata la posizione dominante di Grillo e Casaleggio, c’è da chiedersi che fine abbia fatto il famoso principio ‘Uno vale Uno ‘. Che dire, poi, del fatto che Luigi Di Maio, senza una pubblica selezione fondata su competenze e meriti, ha affidato a certi soggetti del suo clan gli incarichi di addetti alle comunicazioni del suo ministero? Incarichi, naturalmente, pagati con i soldi pubblici! In che cosa consiste la differenza tra questo ‘nuovo’ modo di governare e quello dei vecchi partiti del sistema partitocratico? Ci sarebbe anche da chiedersi che fine abbia fatto il principio secondo cui i capi gruppo di Senato e Camera dovessero ruotare ogni tre mesi per evitare pericolose concentrazioni di potere e come conciliare con il principio ‘uno vale uno’ la bizzarra idea di Grillo, secondo il quale gli anziani non dovrebbero votare. Forse che gli anziani non Uno ma Zero?

Ci sarebbe anche da chiedersi che fine abbia fatto l’opposizione dei grillini all’obbligo dei vaccini, ora che sono al governo con Renzi, col PD e con la tanto odiata Lorenzin, e perché abbiano fatto una rapidissima inversione a U sulla questione della TAP. Lo ‘streaming’, poi, dove è finito, dal momento che la Associazione ‘Gian Roberto Casaleggio’, dominata, come la Piattaforma Rousseau ed il M5S, dal solito Casaleggio Davide, promuove incontri tra magistrati, giornalisti, imprenditori, uomini di cultura, artisti etc. che vogliono mantenere nascosti i loro nomi? Non vi pare che siamo di fronte ad una autentica società segreta che, in un regime di democrazia e trasparenza, non avrebbe proprio motivo di esistere? C’è anche dell’altro. C’è che nel 2017 il Garante Italiano dei dati Personali ha accertato che la Piattaforma Rousseau non rispettava i criteri di sicurezza dei dati sensibili di migliaia di persone. Questo, in tutta evidenza, è un fatto di enorme gravità soprattutto perché così degli sconosciuti hanno la possibilità di mettere il naso ed il becco in faccende personalissime e di sapere come vota chiunque utilizza la Piattaforma Rousseau e, magari, si ingerisca nella vita di tanti onesti utenti! Non basta! La conoscenza dei dati personali consente di formare i profili degli utenti. Si arriva, cioè, a conoscere i loro gusti, le loro preferenze, le loro passioni, le loro idee. Ciò consente a chi controlla ‘Piattaforma Rousseau’ e a chiunque può metterci naso e becco, di effettuare una propaganda mirata a condizionare le scelte dei singoli utenti e, perché no? , a selezionare , favorire o ad escludere persino dalle candidature le persone gradite, o sgradite . Tutto ciò lo si vuol far passare per Democrazia e, addirittura per democrazia Diretta? Mah!

Vittorio Guillot, 20 Novembre 2019