Sequestrati oltre 2mila ricci, scattano le multe

Trasgressori individuati anche grazie ai social

Nel corso dell’intero mese di dicembre il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Alghero, coordinato dal 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia e sotto la supervisione del Direttore Marittimo C.V. (CP) Maurizio Trogu, ha condotto una costante attività di controllo inerente il settore della pesca del riccio di mare.

Consci dell’importanza di agire senza riserve in un contesto che, nel recente passato, è stato oggetto di numerosi dibattiti e confronti, gli uomini dell’Ufficio Marittimo di Alghero hanno condotto diverse operazioni che hanno portato all’irrogazione di sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa 4mila euro ed al sequestro di circa 2mila esemplari di riccio di mare – prontamente restituiti al mare in quanto rinvenuti ancora allo stato vitale – e delle attrezzature da pesca utilizzate.

Le operazioni, condotte sia con l’impiego di pattuglie a terra sia con l’utilizzo di unità navali, hanno talvolta avuto impulso anche a seguito della semplice consultazione di popolari social network per mezzo dei quali alcuni prelevatori non autorizzati di ricci di mare “pubblicizzavano” liberamente la loro condotta fuori legge. Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, Tenente di Vascello Pierclaudio Moscogiuri, ribadisce “l’impegno totale e la massima attenzione al settore della pesca del riccio di mare, attenzione che riguarderà l’intera filiera sino alla fase della somministrazione/commercializzazione.”.Il Comandante esprime, inoltre, una moderata soddisfazione per l’attività condotta auspicando “il raggiungimento di obiettivi di gran lunga più incisivi fino alla chiusura della stagione 2019/2020 con particolare attenzione per coloro che, con totale irrispettosità del lavoro condotto con impegno diuturno ed a tutela dell’ecosistema marino nonché dell’intera popolazione, senza alcuna remora vanta pubblicamente la messa in atto di condotte illecite nonché eticamente censurabili”.

2 Gennaio 2020