Sindrome dell’occhio secco: quali sintomi e come difendersi?
Ai moderni schermi elettronici non possiamo rinunciare, allora impariamo a difendere la salute degli occhi
Si comincia dal mattino con il display della sveglia, un’occhiata veloce alla tv per le ultime notizie durante la colazione, si passa allo schermo del proprio smartphone per guardare cosa hanno condiviso i nostri contatti social e per scambiare qualche battuta in chat prima di arrivare in ufficio: una sedia, una scrivania, una piantina tutta sola e sofferente vicino a quel computer su cui tenere incollato lo sguardo per le prossime lunghissime ore.
Per via dell’emissione della cosiddetta “luce blu”, della concentrazione che l’utente pone nell’uso del dispositivo andando a ridurre il battito delle palpebre, ma anche per una frequente scorretta illuminazione dell’ambiente di lavoro ed altri fattori ambientali come l’inquinamento aereo o eventuali riflessi, danno origine alla Sindrome dell’occhio secco: in buona sostanza il sottile strato superficiale di liquido lacrimale che protegge la parte esterna dell’occhio si altera per detti motivi, portando conseguenze anche pesanti.
In Italia viene stimata un’affezione della Sindrome dell’occhio secco sul 25-30% della popolazione complessiva, con una più marcata incidenza sui soggetti di sesso femminile (circa 1 donna su 2 dopo i 45 anni di età ed oltre il 90% delle donne in menopausa).
Poiché gli schermi elettronici sono entrati prepotentemente nella vita quotidiana di tutti, non si può più sottovalutare la qualità della risoluzione grafica e del tipo di schermo più consono agli usi ed all’ambiente in cui deve essere utilizzato. A maggior ragione nel caso di notebook ideali per avere l’ufficio sempre con sé dovunque siate, la confortevolezza del display è uno degli elementi decisivi da valutare.
Dal punto di vista diagnostico clinico, viene operata una distinzione fra sindrome primaria nei casi in cui non sia conseguenza riconducibile ad altre patologie o fattori esterni. Al contrario la sindrome secondaria scaturisce dalla sussistenza di patologie autonome come, per esempio, l’artrite reumatoide, la sindrome di Sjögren, il lupus eritematoso sistemico o altre malattie causate da disfunzioni del sistema immunitario.
Molta strada è stata fatta negli ultimi anni di sviluppo tecnologico in direzione del miglioramento dell’esperienza visiva, introducendo sul mercato un’offerta veramente molto ampia su questo punto. Quindi non è bene scegliere il proprio notebook o PC solo in base alle capacità di calcolo, ma selezionare in base alle dimensioni dello schermo, la risoluzione, la velocità di aggiornamento dell’immagine, i tempi di risposta, l’ampiezza della gamma cromatica possibile e la qualità dei materiali di costruzione del display.
Oramai l’uso protratto dei dispositivi intelligenti e del computer è davvero diventato imprescindibile, senza più distinzione di età o tipo di persona, ben oltre ai tradizionali motivi di lavoro. L’avanzata della società iperconnessa sta spostando sempre più servizi del grande universo del virtuale e del dematerializzato, portando anche i semplici studenti o umili lavoratori a rimanere incollati al video per cercare di far fortuna con le compravendite di criptovalute da scambiare online ed il tradizionale trading accessibile con pochi clic.
Autore della foto: Foto: Anemone123 / Pixabay