Visioni sarde ad Alghero
Il 7 febbraio al Quarter la rassegna proposta dal Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Alghero
Venerdì 7 febbraio alle 18.30 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Alghero propone la rassegna Visioni Sarde.
Nata nel 2014 come sezione del Festival Visioni Italiane, ideato dalla Cineteca di Bologna per dare spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati da giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili, VISIONI SARDE è interamente dedicata a cortometraggi realizzati da registi sardi.
Negli anni la rassegna è diventata sempre più grande mantenendo la sua vocazione di vetrina per cinema di qualità prodotto in Sardegna e di scoperta e di valorizzazione dei giovani talenti sardi, a cui offre l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico nazionale e internazionale. Questo grazie anche al progetto “Visioni Sarde nel Mondo”, quest’anno affidato al Circolo Su Nuraghe di Alessandria, che si propone di diffondere le opere in più continenti attraverso la rete dei circoli sardi, degli Istituti Italiani di Cultura, dei Comites e della Società Dante Alighieri, con il contribuito della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.
I cortometraggi selezionati in quest’edizione affrontano i temi dell’immigrazione, della guerra, della multiculturalità e dell’analisi introspettiva dell’animo umano, il tutto è incastonato sullo sfondo di una Sardegna allo stesso tempo attuale e selvaggia.
La serata sarà occasione per vedere alcuni dei film giunti alla finale del Festival Visioni Italiane, che nei mesi passati sono stati raccolti e preselezionati dai critici ed esperti della Cineteca di Bologna: Dans l’attente di Chiara Porcheddu, Il nostro concerto di Francesco Piras, Sonus di Andrea Mura, Spiritosanto – Holy spirit di Michele Marchi, The wash – la lavatrice di Tomaso Mannoni, Warlords di Francesco Pirisi.
Le proiezioni sono gratuite e tutti i film saranno sottotitolati in inglese e introdotti dagli operatori della Società Umanitaria di Alghero.