Conoci e Pais: occhi puntati su In house e Europol
Mentre la crisi della maggioranza che dovrebbe amministrare la città ha contorni sempre più confusi, anche se ormai è certificata la conclusione dell’alleanza di centro sinistra, che si è spaccata persino sulla firma della mozione di sfiducia anche all’interno dei singoli partiti, Alghero vede sempre più trascurati i gravi problemi che durante tutto questo primo anno e mezzo non hanno avuto alcuna risposta. In queste ore in particolare assistiamo a due vicende che preoccupano in modo particolare: il futuro della società “Alghero in House” e quello dei lavoratori della società “Europol Service” che ha gestito sino ad ora i parcheggi a pagamento.
Gli squilli di tromba con i quali è stato annunciato che, con una delibera del Consiglio Comunale, la società “Alghero in House” era salva si dimostreranno presto false illusioni che rischiano di far sottovalutare il rischio vero che la società corre, quello di essere sciolta per mancanza di risorse con la conseguente perdita di tantissimi posti di lavoro. Allo stesso tempo la disinvoltura con la quale 35 lavoratori dei parcheggi stanno per essere sostituiti dai così detti “gratta e sosta” sta passando nel più assoluto silenzio della amministrazione. Tutti i riflettori sono puntati su conferenze stampa, repliche e contro repliche, nelle quali si sta concludendo nel peggiore dei modi questa esperienza amministrativa.
Per la società “Alghero in House” se non vi sarà un intervento autorevole presso la Regione e non verrà predisposto un piano industriale serio e credibile in tempi rapidi che prospetti come garantire un futuro certo e di lungo periodo alle attività della società non basterà certo una delibera di semplici intenti, e quindi di sole parole, per risolvere quello che oggi sembra un problema senza soluzione con il finale già scritto dello scioglimento della società. Per la gestione dei parcheggi invece appare chiaro che la scelta sia quella di correre ai ripari con la soluzione dei “gratta e sosta” per non aver predisposto in tempo una nuova gara di appalto che, anche modificando la gestione, garantisse comunque ai lavoratori il posto di lavoro. La crisi del centro sinistra insomma porta con se in regalo non solo una rappresentazione del peggior teatrino della politica ma soprattutto, purtroppo, danni immediati al funzionamento della città e dei suoi servizi e il rischio, sempre più vicino, della perdita di molti posti di lavoro che, senza bisogno di fare facile demagogia, rappresentano l’unica fonte di reddito per molte famiglie.
Sarebbe opportuno che almeno su questi temi l’amministrazione chiamasse alle proprie responsabilità se stessa e il consiglio comunale, chiedendo anche all’opposizione, senza fare distinzioni di parte, di trovare insieme e mettere in campo immediatamente una soluzione a questi due problemi che rischiano di aggiungere un aspetto davvero drammatico alla crisi politica che blocca ogni attività dell’amministrazione. Non fare nulla e occuparsi di posti in giunta, presidenze, equilibri di partito, renderebbe ancora più insopportabile l’inattività che ha connotato questi 15 mesi di amministrazione e a poco servirebbero le scuse alla città che già in molti si affettano a porgere con gentilezza ma inutilmente.