Successo per la presentazione de “La Grande Guerra” di Budruni

Nella sala della Università delle Tre Età, ben prima dell’inizio della presentazione, sono andate a ruba le copie del libro esposte dall’editore algherese

Urla di sirene, rombi di cannone, il gracidare monotono delle mitragliatrici, colpi di fucile, pianti di bambini, urla di donne. Il folto pubblico che ha partecipato alla presentazione del libro di Antonio Budruni, La Grande Guerra (1915-1918). Alghero. Un’intera città dentro il più atroce conflitto di ogni tempo, pubblicato da “Edicions de l’Alguer”, si è trovato emotivamente coinvolto, alle ore 18.15 in punto del 28 febbraio, nel vortice e nel clima della Grande Guerra, grazie al video proiettato prima della presentazione tradizionale. Una “prima” algherese assoluta.

Nella sala della Università delle Tre Età, ben prima dell’inizio della presentazione, sono andate a ruba le copie del libro esposte dall’editore algherese, nel tavolo in fondo alla sala. Per chi è arrivato qualche minuto dopo, restava la sola possibilità di prenotazione del libro per la già avviata seconda ristampa.

La professoressa Giuseppina Fois, docente di storia contemporanea all’Università di Sassari, ha tessuto le lodi del lavoro di Antonio Budruni, il quale ha avviato un percorso di ricostruzione storica non tanto della Guerra al fronte, ma della guerra vissuta a migliaia di Km di distanza in una città della Sardegna. Sono pochissimi, anche a livello nazionale, i lavori di analisi e di riflessione storica sulle conseguenze della guerra nella popolazione italiana. Il lavoro di Budruni ha colmato una prima lacuna e diventa un punto di riferimento per le altre città e paesi che vogliano intraprendere studi in quella direzione. Alghero partiva comunque avvantaggiata, grazie al ricco materiale custodito nell’Archivio storico cittadino: una vera miniera di notizie, documenti (anche di importanza nazionale) che hanno consentito al prof. Antonio Budruni, di ricostruire la storia della città in quegli anni difficili.

Perfetta, come sempre, la gestione dell’evento da parte della presidente dell’Ute Marisa Castellini, che non ha esitato a riconoscere il ruolo fondamentale dell’editoria locale e, in modo particolare, della casa editrice “Edicions de l’Alguer” che, negli ultimi anni e mesi, ha pubblicato alcuni testi di particolare spessore storico e culturale.

Un notevole successo per il libro dello storico e scrittore algherese, nella prima iniziativa pubblica in città; un segno evidente della effervescenza culturale della città catalana che sempre più dimostra di potersi misurare ad armi pari nel panorama culturale isolano.

La scelta di aprire la presentazione con un video, dove voci di attori algheresi hanno letto brani tratti da documenti selezionati, ha interessato diversi insegnanti presenti che ne hanno richiesto una copia per poterlo proiettare durante le loro lezioni. La voce narrante di Emiliano Di Nolfo, il sindaco Duprè letto da Roberto Bilardi, Sergio Marrosu, il collettivo Les Bruixes (Maria Antonietta Caria, Amelia Corrias, Elisabetta Dettori), i bambini e le bambine (Samuele Scarpa che ha letto la lettera dei fratellini Nieddu Arrica) hanno dato corpo a uno spaccato della vita cittadina dell’epoca dove, nel montaggio di Massimiliano Caria, alla presentazione della documentazione fotografica si alternavano le riproduzioni dei documenti conservati presso l’Archivio Storico Comunale.

Visto l’interesse riscontrato sono previste, nelle prossime settimane, diverse altre iniziative di presentazione del lavoro di ricerca fatto dal professor Budruni sulla Grande Guerra vista da Alghero.

3 Marzo 2020