Garante regionale dell’infanzia: uffici chiusi, ma c’è il numero d’emergenza
Attivato il numero di emergenza al fine di aprire un canale temporaneo di comunicazione con la Garante regionale della Infanzia e dell’Adolescenza.
3931380081. E’ il numero di emergenza attivato al fine di aprire un canale temporaneo di comunicazione con la Garante regionale della Infanzia e dell’Adolescenza. Nonostante la chiusura dell’ufficio, presso il Consiglio regionale in applicazione del Dpcm dell’11 marzo 2020, l’attività di vigilanza e di tutela da parte della Garante prosegue con attenzione per far fronte ad eventuali emergenze in caso di mancato rispetto dei bisogni dei minori particolarmente esposti in questo momento. «I bambini e i ragazzi devono esser informati di ciò che accade intorno a loro con parole giuste ma devono poter continuare a giocare, a godere di relazioni – anche se mediate dalla tecnologia – e a vivere con serenità, il tutto nel rispetto delle regole di prevenzione per la loro e la nostra salute».
La Garante della Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Sardegna Grazia Maria De Matteis (nella foto con l’ex presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau) raccomanda la massima attenzione, in questo periodo di emergenza sanitaria, nei confronti dei più piccoli e degli adolescenti. Nel rinnovare a tutti l’invito al massimo rispetto delle norme di prevenzione e, quando possibile, a stare a casa, la Garante rivolge un pressante e accorato invito a genitori, tutori, insegnanti, operatori, per una presenza vigile capace di alleggerire l’ansia di chi non ha ancora strumenti per governarla.
Scoprire una nuova quotidianità, sfruttare il maggior tempo in casa al quale si è costretti, costruire e ricostruire relazioni di qualità con i figli, attenuare le loro preoccupazioni, contribuire a far maturare comportamenti consapevoli e informati: sono questi i compiti di noi adulti. Uno sforzo unitario – scrive Grazia Maria De Matteis – che, durante una prova così impegnativa, deve trovare istituzioni e cittadini uniti verso il medesimo obiettivo di tutela. A tal proposito la Garante ringrazia i docenti per le attività di sostegno che stanno mettendo in atto, gli operatori per l’abnegazione con cui assistono i minori nelle comunità di accoglienza, i tutori per l’attenzione ai bisogni dei loro assistiti, ed infine le mamme e i papà che, con fantasia e amore, si sono inventati giochi ed iniziative capaci di aprire gli occhi dei loro bambini verso giorni migliori.