Villa Maria Pia, nessun rinnovo della concessione

Il responsabile della Ornest S.R.L.: "Un pugno nello stomaco"

“Un pugno nello stomaco. Si abbiamo sentito forte un pugno nello stomaco quando, con appena 3 righe, ieri l’altro ci è stato comunicato dal Dirigente comunale che non sussistono i “presupposti” per l’accoglimento delle nostre domande. In buona sostanza avevamo chiesto il rinnovo della concessione – contrattualmente e legittimamente previsto – per la prosecuzione del progetto regionale di stabilizzazione e di occupazione di impresa mentre, come contropartita, proponevamo di rinunciare alla richiesta del risarcimento del danno derivante dalle inconfutabili violazioni contrattuali poste a carico del Comune nel periodo 2003-2020. Si parla di milioni di euro”. Così Marcello Meloni, responsabile della Ornest S.R.L., società che ha gestito Villa Maria Pia, l’ex colonia penale ottocentesca di Alghero.

“Dopo oltre 6 mesi di attesa – prosegue Meloni – e di trattamenti ai limiti della sopportazione, non ci aspettavamo certo una chiusura così netta. Ne potevamo certo presagire che un’amministrazione comunale – evidentemente solo a parole sedicente sensibile alle istanze dell’imprenditoria – potesse palesarsi così latitante e insussistente nel dare il proprio DOVUTO indirizzo. Questo avrebbe potuto agevolare la riattivazione del servizio pubblico oltre a risolvere la controversia in atto avvantaggiando le stesse casse comunali e le diverse unità lavorative che da anni prestano la propria opera in Villa Maria Pia. Per cui oggi il Comune si trova un immobile completamente restaurato ed attrezzato per iniziativa della nostra impresa in aderenza al Progetto regionale con fondi che avrebbe potuto destinare ad altre private iniziative”.

E ancora: “Il Comune durante gli anni di gestione, anziché vigilare sull’andamento della gestione del partenariato, si è manifestato totalmente assente violando peraltro le pattuizioni contrattuali al punto da cagionarci oltre dieci anni di certificate perdite di esercizio. Sinceramente ripercorrendo i momenti di questa esperienza possiamo affermare di sentirci delusi e “truffati” dalla Pubblica Amministrazione la quale si è manifestata un partner di discutibile serietà”.

“Il punto è che il Comune di Alghero ha tradito lo spirito del Programma Regionale che aveva l’unico scopo di creare e stabilizzare impresa e occupazione mentre lo stesso alla fin fine ha pensato solo a ristrutturarsi un immobile a spese d’altri. Purtroppo ci vediamo costretti a chiedere l’intervento del Giudice affinché si pronunci sul risarcimento del danno derivante dalle violazioni contrattuali. Al Giudice competente chiederemo anche di verificate se vi sia esistenza di responsabilità in ordine all’utilizzo dei finanziamenti regionali. Chiederemo inoltre di verificare se vi sia stata disparità di trattamento rispetto a casi analoghi riguardanti il recente rilascio di provvedimenti di concessione proroghe o rinnovi di aree e immobili comunali o beni su cui al Comune è delegata la competenza – conclude Meloni.

20 Marzo 2020