Radio Balcone presenta Mondolento, tra musica e solidarietà (VIDEO)
Il progetto Radio Balcone debutta on line con MondoLento, singolo che racconta il lockdown tra Alghero e la Cina ma che è soprattutto solidarietà per chi è in difficoltà. Come i progetti musicali più interessanti anche Radio Balcone nasce praticamente per caso. Una quarantena obbligata, uno smartphone e un’amicizia secolare hanno dato vita ad un gioco di musica e passione, poi il gioco è diventato un’intenzione solidale verso chi, come altri si è dedicato ai più deboli. Da qui la scelta di sostenere economicamente L’Approdo, Onlus che dal 2012 si prende cura delle famiglie più in difficoltà della città di Alghero, nord ovest della Sardegna.
Dietro Radio Balcone c’è un gruppo di amici, di quelli veri. Relazioni nate fin dai tempi della scuola, annaffiate a suon di rock e costruite col tempo. Sentimenti forti che in alcuni casi la vita prima e poi la quarantena ha reso lontani ma non per questo meno intensi. E allora l’idea corre veloce come le onde elettromagnetiche che collegano i nostri smartphone: usarli non solo per le videochiamate e per sentirsi meno distanti ma per creare. Il resto poi lo fa l’ispirazione, ognuno compone la propria parte da sé e lo fa in armonia col desiderio comune di aggrapparsi alla musica come naturale risposta ad un evento mai vissuto prima. Dall’Italia alla Cina, dalla Sardegna a Macao territori che si trovano a più di 10 mila chilometri l’uno dall’altro uniti dall’emergenza pandemica e uniti anche nella ripartenza in musica. Perché Radio Balcone è nato proprio tra Alghero e Macao città della Cina sud orientale in cui vive Salvatore Collu, uno dei musicisti della band che ha anche curato il mixaggio e la masterizzazione del brano. Una delle voci del progetto è invece Giuseppe Mura, cantante algherese con una storia importante, già voce dei Dealma e dei Jericho.
Il brano appunto, MondoLento è un viaggio introspettivo durante il lockdown. Si parte dalla paura che un drastico cambiamento come quello che abbiamo vissuto porta dentro le persone, sentimento talmente forte che quasi ci fa diffidare da chi tende la mano in segno d’aiuto. Il silenzio che si impossessa della città ci lascia più soli con noi stessi ma, esattamente come per ammirare le stelle bisogna allontanarsi dalle luci artificiali, è la possibilità per guardarci meglio dentro. Ma anche questa volta per “ogni crollo esiste un risveglio naturale”, ed ecco il messaggio di speranza di Radio Balcone perché torneremo ad abbracciarci e ripartiremo insieme. Tutto questo però sarà servito solo se lo capiremo fino in fondo, se ripartiremo dalle cose semplici e genuine, ma soprattutto se cureremo l’aspetto sensibile, quelle che Radio Balcone chiama le vibrazioni della vita, in un parola: il rispetto. Ed è per questo che nei minuti finali del videoclip i protagonisti sono i bambini, le nuove generazioni, il futuro, la speranza in un mondo migliore sicuramente un mondo lento.
Dal punto di vista sonoro MondoLento è contaminazione pura. Non c’è un genere musicale dominante sugli altri, anzi anche dal primo ascolto emerge chiaramente un melting pot di influenze che diventa la colonna portante del brano. Basso e batteria si muovono per tutto il brano bordeline tra funky e rock arricchite dalle dinamiche create dalle percussioni. Il ritmo della chitarra acustica ci rimanda al samba e alla bossa nova, quello della elettrica è più rock e del dobro è puramente blues. Il piano elettrico invece è praticamente a metà strada tra Stereophonic e i The Doors, ma non solo c’è un chiaro accenno alla psichedelia e un passaggio finale col sax tenore. Ancora, le voci spaziano da un inizio quasi cantautoriale modernoe la forza del grunge che piano piano viene fuori anche nei cori. Insomma MondoLento è un caleidoscopio di colori sonori che si mescolano con maestria magari partendo da spazi lontani tra loro