Vivibilità della città, traffico e sicurezza: intervento dei Comitati di Quartiere
Nota congiunta dei direttivi dei comitati di Quartiere del Centro Storico – l’Alguer Vella, Alghero Sud, Sant’Agostino, Pivarada e Centro Commerciale Naturale del Centro Storico in merito ad una recente Ordinanza Sindacale
Nota congiunta dei direttivi dei comitati di Quartiere del Centro Storico – l’Alguer Vella, Alghero Sud, Sant’Agostino, Pivarada e Centro Commerciale Naturale del Centro Storico in merito alla recente Ordinanza Sindacale n. 15 del 22 maggio 2020, che indica come “l’Amministrazione Comunale intende garantire una qualità di vivibilità della città commisurata alla necessità di rispettare il distanziamento interpersonale, offrendo ai cittadini interventi che confortino i predetti prioritariamente in termini di sicurezza e di igiene”, che “a tal fine è necessario definire condizioni di sicurezza del suolo pubblico nella sua primaria funzione di luogo di incontro, socialità di vicinato, coesione sociale e presidio partecipato del territorio” e che “il rispetto del distanziamento interpersonale […] unitamente all’utilizzo dei presidi sanitari, si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio”.
Per i comitati “La necessità di mantenere la distanza inter-personale per evitare il contagio induce necessariamente a una maggiore “indulgenza” verso l’uso del suolo pubblico, che tuttavia non può e non deve, per le citate premesse, prescindere dal buon senso, dalla prudenza e dalla protezione reciproca nei rapporti inter-personali, né dall’utilizzo dei presidî sanitari richiamato nelle stesse premesse all’ordinanza: ciò richiede un rigoroso controllo da parte delle Forze dell’Ordine che, se nelle “normali” attività commerciali è stato effettuato in questi giorni durante i normali orari di apertura, difficilmente potrà essere effettuato per “confortare i cittadini prioritariamente in termini di sicurezza e di igiene” nei pubblici esercizi negli orari previsti dall’ordinanza, che esulano da quelli del normale esercizio dei controlli, in particolare da parte della Polizia Locale.
“L’orario previsto di apertura dei pubblici esercizi – proseguono i comitati nella nota – richiederà un’attività di controllo più marcata e stringente da parte della Polizia Locale non solo riguardo al rispetto dei citati requisiti sanitari, ma anche dal punto di vista dell’accessibilità per disabili, alle singole unità immobiliari in genere e dal punto di vista delle emissioni sonore: come emerge dalla sentenza della Cassazione Civile a sezioni riunite n. 2611 del 01/02/2017, il Comune che non esercita i poteri di vigilanza dopo la concessione del suolo pubblico ne assume la responsabilità e deve rispondere dei danni non patrimoniali per lo sconvolgimento dell’ordinario stile di vita”.
“Ci parrebbe opportuno privilegiare, nell’assegnazione del suolo pubblico, le attività a più elevato impiego di manodopera. Ci pare comunque da evitare l’accesso dei mezzi di portata superiore ai 25 q.li nelle aree pedonali e a traffico limitato, al fine di evitare danni alle pavimentazioni, alla segnaletica e agli arredi fissi e mobili nello spazio pubblico”.
“Le disposizioni di pedonalizzazione di alcune vie, emanate in conseguenza a tali premesse, – si legge ancora nella nota – procureranno significative modifiche al traffico veicolare con gravi ricadute nelle aree e in interi quartieri contermini. In particolar modo, la chiusura della via Sassari e il mantenimento del senso unico “in discesa” in via Cagliari imporranno a chi debba raggiungere Alghero Sud di spostarsi verso la via XX Settembre (già notevolmente congestionata dal traffico estivo) per raggiungere la via Giovanni XXIII; analoghe difficoltà si presenteranno con la chiusura della via Gramsci, “doppione” pedonale del lungomare, per risalire verso Alghero Sud: ciò comporterà un sovraccarico della viabilità alternativa (via XX Settembre, via Carrabuffas-via De Gasperi)”.
E ancora: “La chiusura della piazza Sulis nel tratto fra via Gramsci e via Carducci potrebbe impedire a chi discende da via XX Settembre di proseguire da piazza Sulis e, a residenti ed esercenti nel centro storico, di uscire dallo stesso e finanche di raggiungere il parcheggio multipiano comunale di piazza dei Mercati. Altre difficoltà, soprattutto in relazione alla vivibilità negli immediati dintorni, alla sosta e alla circolazione pedonale sui marciapiedi durante gli orari normali, potranno emergere in funzione dell’uso che potrebbe essere fatto del suolo pubblico. Ai nostri occhi, il provvedimento appare non conseguente ad un effettivo studio dei suoi impatti sulla vivibilità e sul traffico non solo “locale” (limitatamente alle vie direttamente interessate), ma a scale più ampie e coinvolgendo vaste e popolate porzioni della città (Alghero Sud, Sant’Agostino, il Centro Storico, parte della Pivarada, via XX Settembre, in generale l’attraversamento della città in direzione Nord-Sud e viceversa) che ne pagherebbero le conseguenze senza beneficiare di ricadute economiche dirette”.
Per questi motivi, i Comitati di Quartiere del Centro storico, di Alghero Sud, di Sant’Agostino e della Pivarada, assieme al CCN del Centro Storico propongono che: “i provvedimenti abbiano espressamente carattere di eccezionalità e temporaneità, limitati al solo periodo del perdurare dell’emergenza. In ogni caso dovranno decadere a fine stagione e non potranno essere riproposti in futuro, se non previa pianificazione complessiva ed esercizio concreto del “presidio partecipato del territorio” richiamato nelle premesse al provvedimento, attraverso il coinvolgimento di Comitati, CCN o equivalenti, in rappresentanza delle popolazioni e delle attività dei quartieri interessati.
I comitati chiedono inoltre che “vengano stabiliti orari rigorosi e garantita un’accurata vigilanza per il rispetto delle norme” e si offrono “come organo consultivo sulle decisioni riguardanti la sicurezza che la vivibilità che vedranno coinvolta la popolazione residente”. I Comitati chiedono che venga “elaborato e condiviso un piano che individui le aree in cui sarà possibile aumentare le concessioni del suolo pubblico, tutelando l’accessibilità (in particolare alle fasce di popolazione maggiormente disagiate, come quelle infantili, senili e disabili) e la quiete pubblica da rumori e
schiamazzi in orari destinati al riposo delle persone, messe a rischio in assenza di strumenti di pianificazione e controllo”.
“Dovrà essere rispettata la normativa e dovranno essere assicurate le condizioni di sicurezza e vivibilità, garantendo il transito dei mezzi di soccorso, l’accessibilità e l’attraversamento per l’accesso ai residenti ed in particolare alle persone disabili, anziane o con bambini sotto i 6 anni. Eventuali soluzioni alternative per la sosta di residenti – concludono – dovranno essere idonee dal punto di vista quantitativo e funzionale: si dovranno garantire condizioni di disponibilità, sicurezza e igiene. Ci rendiamo disponibili ad un dialogo civile e costruttivo, sicuri che sarà raggiunta una positiva intesa, capace di salvaguardare tutte le esigenze”.